Recensione “Onore nella notte – Razze antiche Vol.7” di Thea Harrison

 

 

 

 

 

In fuga dal suo ex datore di lavoro, Tess sa di essere vulnerabile, da sola tra le Antiche Razze. Ecco perché decide di fare un colloquio per diventare assistente di un potente vampiro del territorio dei notturni. Anche se quella posizione le offre la sicurezza che cerca, il suo protettore risulta essere più di ciò che si era aspettata.

Xavier del Torro, il braccio destro del re dei notturni, è al tempo stesso terrificante e affascinante. Sebbene la sua vera natura spaventi Tess, lei non riesce a ignorare il richiamo del suo innato senso di integrità e autocontrollo.
Catapultata nel mondo di Xavier, Tess deve imparare rapidamente a destreggiarsi tra i pericoli che attentano alla sua vita e al suo cuore. Ma la minaccia più grande viene dal suo passato…

Settimo volume della serie e l’autrice Thea Harrison non annoia mai.

Anche in questo capitolo è riuscita a incuriosirmi e sorprendermi, forse perché Onore nella notte è molto diverso dai precedenti. Meno azione e più intensità sì, sicuramente più profondo dei soliti e a tratti malinconico. Non ritroviamo le fasi spumeggianti dei primi, che si sposavano perfettamente all’ambientazione di un’America moderna e dinamica, in questa pagine invece si vuole forse rendere onore alla figura del vampiro protagonista, della sua antichissima storia e del suo stile senza tempo.

Xavier del Torro, antichissimo vampiro e braccio destro del re dei notturni e l’umana e determinata Tess in fuga per la vita. Il loro incontro è sicuramente inusuale: al ballo dei vampiri. Non certo un ballo comune, ma uno in cui creature deboli e indifese cercano la protezione di una creatura della notte, ed è così che Xavier sceglierà la sua serva. Nasce così il loro viaggio fatto di conoscenza reciproca e di fiducia, dove ognuno dà qualcosa all’altro e non è solo protezione in cambio di sangue come da contratto, è un cammino fatto in coppia verso un sentimento che nessuno dei due conosce ancora, ma che li toccherà nel profondo.

La scrittura dell’autrice è sempre coinvolgente e lo dico con cognizione di causa perché giunti al settimo libro della serie mi stupisco di come sia sempre in grado di inventare nuove ed accattivanti storie, per non parlare di personaggi vivi e profondi che conquistano ogni volta il cuore e la mente. Da amante degli urban fantasy non posso che consigliare questa serie e chi ha sentito la mancanza di Dragos, suggerisco di scoprire Xavier.

Ultima nota per le cover che sono una più bella dell’altra, complimenti all’artista.

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