Recensione “LINE OF FIRE” di F. N. Fiorescato

 

 

 

 

 

 

Cosa si è disposti a fare per essere il migliore? Nathan Steeven non ha mai dovuto lavorare troppo per raggiungere i suoi obiettivi. Fin da bambino è stato “progettato” per essere un chirurgo. Nate non può permettersi di sbagliare e, quando il suo biglietto di sola andata verso l’olimpo delle leggende della medicina si presenta al suo ospedale, non può fare a meno di provare a convincerlo a farsi operare. Il suo paziente, però, non ha nessuna intenzione di accontentarlo.
Trevor O’Brian non credeva di tornare a casa così presto. La guerra lo ha piegato e nemmeno tutte le incitazioni, che ha ascoltato nel tempo dai suoi superiori, sono riuscite a farlo stare di nuovo in piedi. Ormai ex Navy Seal, è costretto su una sedia a rotelle e tale condizione lo mette sul cammino del dottor Steeven. Ma Trevor non vuole essere un mezzo, il caso clinico per aumentare l’ego smisurato di Nate.
Entrambi iniziano un gioco di attacco e resistenza, uno scambio sempre più aspro in cui nessuno dei due è disposto a far vincere l’altro. Solo che, a un certo punto, non è più un gioco e qualcosa di diverso inizia ad affiorare in superficie. Gli occhi di Trevor nascondono milioni di segreti e Nate è intenzionato a svelarli tutti. L’animo di Nathan è come una roccaforte e il soldato è intenzionato a espugnarla.
Nathan riuscirà a essere il migliore per Trevor? E il marine riuscirà a far scendere quel velo di accettazione che sembra ormai far parte della sua nuova condizione?

Perchè le cose belle devono finire?

Quando ho letto questo libro, l’ho letto con la consapevolezza che sarebbe stato l’ultimo della serie,

l’ho letto con quel senso di abbandono che ti prende quando sai che devi lasciare andare qualcosa che non vuoi, l’ho letto gustandomelo meno di quanto avrei voluto perchè il pensiero mi riportava sempre al fatto che sarebbe stato l’ultimo.

Così, prima di scrivere la recensione, ho metabolizzato la fine, li ho lasciati andare e poi mi sono riletta il libro con il giusto stato d’animo.

Nathan e Trevor sono i personaggi che io aspettavo forse dal primo libro della serie, sarà il fascino della divisa, o quello del dottorino bello e spocchioso, ma li ho aspettati a lungo. Ogni tanto mi capitava di scrivere alle autrici e chiedere informazioni sui miei preferiti, e l’aspettativa di leggere questo libro cresceva ad ogni loro risposta.

Delusa dalle mie aspettative? Nemmeno un po’, anzi… Mi sono ritrovata a leggere e sentire delle emozioni che non mi aspettavo, mi sono ritrovata a leggere dei lati caratteriali dei protagonisti che non pensavo minimamente esistessero.

Una storia d’amore che parte in salita, una salita che solo chi è senza pregiudizi riesce a percorrere. Uno slalom fatto di ostacoli, di eventi passati che condizionano il presente. Due caratteri forti che prima di trovarsi devono spezzarsi a vicenda.

Ho riso, ho pianto, mi sono arrabbiata e avrei volentieri gettato il kindle dalla finestra in varie occasioni. Li ho amati, li avrei coccolati e mi sono lasciata intenerire da questi due testoni come se fossero veramente vicini a me.

Ho amato il loro amore, ho amato la loro storia e ho continuato ad amare i protagonisti delle storie precedenti.

Li porterò con me? Assolutamente sì, rimarranno nel mio cuore, e quando sentirò la loro mancanza riprenderò i libri in mano.

Ben scritto, fluido e scorrevole, frizzante ed emozionante.

Questo romanzo è quello che vorrei ogni volta da un libro!

SENSUALITA’

RECENSIONE DI

EDITING A CURA DI

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