Tripla recensione “Il mio bellissimo vicino di casa” di Audrey Carlan e Kylie Scott

 

 

 

Mentre il mondo è devastato da una pandemia globale, il fenomeno del football Evan Sparks è intrappolato nel suo inferno personale. Uno scandalo ha messo fine alla sua promettente carriera, per questo Evan si nasconde nella casa vuota del suo migliore amico a San Francisco. La città è in totale lockdown e lui si ritrova solo nell’appartamento del ventesimo piano…

La scrittrice di romanzi rosa Sadie Walsh sta attraversando il peggior blocco dello scrittore della sua vita quando un nuovo vicino incredibilmente affascinante si trasferisce proprio di fronte a lei. Improvvisamente le sembra possibile ritrovare l’ispirazione…
Come due moderni Romeo e Giulietta, Evan e Sadie cominciano a darsi ogni giorno appuntamento in balcone. Ma è possibile, per due cuori solitari, trovare un’anima affine in questo momento di follia?

Il destino sta per metterli alla prova, ma finché potranno contare l’uno sull’altra riusciranno ad affrontare qualsiasi cosa. Persino innamorarsi durante la quarantena.

Ho letteralmente adorato questo romanzo!

Il talento di alcune autrici si vede anche così: Kylie Scott e Audrey Carlan sono riuscite in pochissimo tempo a realizzare una storia non solo incredibilmente emozionante e perfettamente possibile, ma anche inserita in un contesto attuale tutt’altro che facile. E se c’è una cosa che amo nelle persone, è la capacità di rimanere attive e creative anche nei momenti più bui (quando possibile naturalmente).

La storia tra Sadie ed Evan nasce durante l’emergenza Covid. Lei è una scrittrice in crisi di ispirazione, lui un giocatore di football finito nel mirino della stampa a causa di uno scandalo, che oltre a macchiargli la reputazione sta anche distruggendo la sua promettente carriera.

Il lockdown li ha chiusi nelle rispettive case, obbligandoli a una solitudine che rischia di atterrirli ulteriormente anziché concedergli una tregua dalle difficoltà quotidiane; il destino però ha in serbo ben altri piani per loro! Sadie ed Evan si ritroveranno, per caso, vicini di… balcone e, in men che non si dica, attratti l’uno dell’altra. Un cliché? Forse, ma vi giuro che l’intero romanzo non ha nulla di scontato!

Questa è una storia che cuoce a fuoco lento, che si nutre del buon vecchio e sano corteggiamento e fa di parole, confidenze, cibo, simpatia e seduzione la propria arma vincente.

Dal primo giorno di quarantena e per quelli a seguire, sarete indirettamente partecipi di una conoscenza in divenire e di un avvicinamento, dapprima mentale e successivamente più realistico (decisamente più realistico!) che vi terrà con gli occhi incollati alle pagine! È incredibile come sentirete crescere sempre di più l’intensità del rapporto fra questi due ragazzi (e qui le autrici hanno sapientemente segnalato lo scorrere del tempo in apertura di ogni capitolo)! Vi emozionerete con loro, riderete, patirete le loro stesse sofferenze! Sadie ed Evan, infatti, affronteranno le stesse difficoltà che anche noi abbiamo vissuto durante il lockdown e dalle quali stiamo piano piano cercando di riprenderci (paura dell’ignoto, preoccupazioni legate alla lontananza dai nostri cari e alla loro salute oltre che alla nostra, timore di uscire di casa anche solo per fare la spesa, ecc…), ma allo stesso tempo non permetteranno alla paura stessa di impedirgli di continuare a vivere e di pensare ad un futuro insieme.

Due personaggi unici, due personalità diverse e forse, proprio per questo, due pezzi diversi di uno stesso puzzle in grado di incastrarsi alla perfezione.

Un romanzo davvero consigliato con una piccola indagine da portare a termine prima di scrivere la parola fine in fondo alla storia.

Un libro ambientato durante la pandemia globale attuale del 2020, il Covid-19 in azione.

Un lockdown obbligatorio scattato dall’oggi al domani, due ragazzi “bloccati” in casa per salvaguardarsi dal contagio.

Evan e Sadie, vicini di casa per caso, cucina salutare contro dolciumi e leccornie, bistecca contro praline al cioccolato, palestra contro ozio (o al massimo yoga).

Mi sono divertita a leggere dei forti contrasti dei protagonisti e mi sono innamorata dei loro incontri a distanza, dei piccoli gesti, del corteggiamento all’antica.

“Stare con Evan è come quando sei sulla montagne russe e stai per cominciare la discesa. La tua pancia è un miscuglio di eccitazione e non sai se ridere o urlare. Emozionante, spaventoso e inaspettato”.

Ed innamorarsi?

“Innamorarsi è come il momento in cui prendi la palla a mezz’aria sulla linea delle cinquanta yard”.

Lei scrittrice di successo, lui giocatore di football in pieno scandalo, scambio di battute in terrazza, cibo scambiato sul pianerottolo, una spesa fatta a distanza, e la fiducia che scatta ai primi sguardi.

Fidarsi, crederci… nonostante tutto il mondo contro.

Lettura semplice, diretta, attuale.

firma Claudia

Peperine eccomi qui con la mia ultima lettura. Il libro di cui vi parlo oggi ci racconta della strana storia tra il fenomeno del football, in apparente discesa di popolarità, Evan Sparks e la scrittrice di romanzi rosa Sadie Walsh. I due si conoscono per la pandemia mondiale che si scatena e che li costringe ad una forzata reclusione domestica. Evan è lì per caso, dopo uno scandalo a base di droga e di condotta discutibile, che lo vede coinvolto, e, per questo, cerca rifugio a casa del suo migliore amico a San Francisco. Non era previsto che incontrasse quella ragazza, così diversa da quelle a cui era abituato e, soprattutto non era preparato ai sentimenti che gli lei gli fa provare, anche solo guardandola da lontano. Ma ci sono alcuni impedimenti per i due ragazzi, prima fra tutte la famiglia di lei. Il padre infatti segue molti sport, tra questi il football ed è a conoscenza dello scandalo in cui è stato coinvolto Evan…

Il loro amore, così improvviso, ma così saldo, sarà in grado di sopravvivere a tutto il caos che il nostro protagonista si porta dietro?

Iniziando la lettura sono stata colpita dal fatto che queste due autrici siano riuscite a trattare un tema attuale in così poco tempo. Adoro la Scott, ho letto tutto di suo, essendo una delle mie autrici preferite, e posso affermare con certezza che questa trama è diversa dalle solite. Tuttavia c’è un grosso ma…

Se devo essere sincera ho fatto fatica a prendere il ritmo della storia, arrancavo nella lettura e, se non avessi dovuto fare la recensione, l’avrei abbandonato. So già che non riuscirò a spiegarmi bene, ma ci proverò. I personaggi sono ben delineati e caratterizzati: da una parte c’è Evan, un ragazzo dall’apparente smisurata sicurezza in sé stesso, ma che in realtà ha dei principi saldi. Dall’altra c’è Sadie, una scrittrice, una sognatrice, talmente indipendente, da difendere a tutti i costi questa rivalsa e questa voglia di farcela da sola. All’inizio si scrutano, poi, e questa è una cosa che ho apprezzato, si parlano, tanto. La loro prima conoscenza è quindi mentale e c’è subito un sincero feeling che non viene nascosto né trattenuto da nessuno dei due. Solo dopo arriva il contatto fisico, prima tramite video chat, poi trascorsi i quattordici giorni, dal vivo. Quando si vedono, ancora prima di sfiorarsi, Evan le dichiara il suo amore, ed è una scena dolcissima, che però mi ha lasciato indifferente, non ho sentito alcun trasporto, nessuna emozione. Dopo di che entriamo dentro lezioni particolareggiate di anatomia umana. I corpi, quello maschile e quello femminile, sono snocciolati alla perfezione e l’ho trovato un po’ troppo sopra le righe. Nelle trame precedenti della Scott, il sesso era presente e ben descritto, qui mi sembra che scada un po’ nell’osceno. Non sono bigotta e leggo anche gli erotici, ma questo secondo me, diventa volgare. Al di là del linguaggio scurrile è proprio la descrizione degli apparati che mi ha lasciato perplessa: a mio avviso le autrici avrebbero potuto raggiungere lo stesso scopo, con più decenza. La trama è narrata da entrambi i pov dei protagonisti, ma non è stato sufficiente per farmi entrare in empatia con loro. Non si nota la presenza di due autrici, la storia sembra pensata da una sola, in quanto la scrittura risulta uniforme e regolare. Quindi, tirando le somme, per quello che mi riguarda, questo libro è un grosso, inaspettato, punto di domanda. Spero di ritrovare presto la penna graffiante e irriverente della Scott, quella che mi ha fatto sognare e sospirare con le sue storie precedenti.

Alla prossima!

BARBARA M

ELEONORA

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