
La leggenda narra che le furie siano tre donne mostruose, dotate di grandi ali, serpenti per capelli e strumenti di tortura fra le mani artigliate. E se, invece, non fossero state tre? Se una quarta furia si nascondesse in Italia, nel borgo di Ronciglione, tra la gente comune, e celasse un oscuro segreto? Aletheia dovrà riscoprire le sue remote origini e combattere una battaglia con se stessa e la sua famiglia per giungere alla verità e trarre in salvo chi ama.

Apprezzo sempre di più quando un urban fantasy è ambientato in Italia, e se poi ci metti che è mitologico, impazzisco! In questo caso ci troviamo a Ronciglione, e adesso ho una voglia matta di andarla a visitare…
Da sempre affascinata dalla mitologia, mi sono ritrovata a leggere di Aletheia, una figura nata dall’idea di due autrici che si sono unite sotto il nome di Faith J. Morgan, Giulia Fiori e Maria Novella Giorli.
La scrittura è molto semplice, adatta a qualunque pubblico, eppure la storia è decisamente articolata e complessa, ben costruita e con personaggi noti, così come new entries.
Mi sono piaciute molto le varie contrapposizioni: da una parte troviamo personaggi estremamente dolci e gentili, dall’altra figure macabre e di una cattiveria talmente insita in loro da non vedere altro al di fuori di loro stessi e dei loro esclusivi desideri.
La contrapposizione tra il bene e il male è forte nel romanzo, ma non sempre l’uno è opposto all’altro, a volte troviamo personaggi che rappresentano una delle due fazioni, ma che sono protese verso l’altra ed è stato interessante capire il perché dietro alla scelta finale.
Una caratteristica che amo in ogni libro che ne parla è la differenza tra la famiglia di sangue e quella per scelta: Aletheia è divisa tra le due perché non sa davvero a chi credere, di chi fidarsi. Dopo millenni passati a cercare di capire chi è lei davvero, si trova ad un punto della sua vita in cui tutti le dicono da che parte stare, peccato che siano parti opposte. La voglia di ottenere risposte e potere possono vincere sul vincolo della famiglia? Se sì, di quale famiglia parliamo?
Aletheia è un personaggio particolare che cresce e matura durante la narrazione ma che mi ha destato non pochi dubbi: come può una creatura mitologica, viva da millenni, crescere solo in un brevissimo periodo di tempo? Nonostante le sue difficoltà fisiche, come ha fatto a restare una “ragazzina” mentalmente parlando e non acquisire conoscenze ed esperienze tali da sapere affrontare il mondo, invece di rinchiudersi in se stessa?
Insieme a lei leggiamo di alcuni personaggi che mi sono piaciuti molto, a partire da Samanta di cui leggerei un libro a parte
Ho molto apprezzato le immagini, disegnate con uno stile particolare che ho trovato particolarmente azzeccato per il romanzo, in linea con la cover.
Da leggere perché merita.


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