Review Tour “Il valore del puro sangue” di Silvia Boscono

 

 

 

Inghilterra 1820

Un giovane dandy che si gode la vita.
Un duca che non accetta il suo titolo.
Un sentimento proibito ma inarrestabile.

Arthur ama i piaceri della vita e vuole incrementare le sue finanze. L’unico modo è quello di puntare alla dote di Lady Catherine, figlia del Duca di Doncaster che però è venuto a mancare.
Alexander, dopo aver abbandonato il campo di battaglia si ritira dalla vita mondana per allevare i suoi cavalli.
Quando alla tenuta si presenta Arthur per chiedere la mano della sorella, il nuovo Duca rifiuta il suo titolo.
Tra i due però scatta qualcosa.
L’attrazione è palese.
Arthur all’inizio non se ne capacita.
Alexander invece cerca di  proteggerlo, di non macchiarlo.
Ma non possono fare a meno di amarsi.
Nessuno potrebbe capire quello che provano l’uno per l’altro.

Riusciranno a vivere il loro sentimento o dovranno reprimerlo a causa dei retaggi della società?

Meraviglioso, non ci sono altre parole. Amo i romance storici, ma questo va oltre, molto oltre, questo mi ha preso l’anima.

Arthur Dayrell, Conte di Saintsbury è un giovane rampollo che sta per finalizzare il suo matrimonio con la figlia di un Duca, se non fosse che quest’ultimo perde la vita durante una caccia. Senza la firma del Duca o del suo erede, il matrimonio non si potrà celebrare. Il problema è che l’erede non vuole ereditare il titolo, così, dietro la richiesta della fidanzata, Arthur parte per tentare di convincere il futuro cognato ad assumersi le sue responsabilità.

L’incontro fra lui e Alexander Bertram, futuro Duca di Doncaster, non sarà per niente quello che lui o il lettore si immagina.

I due nobili rimangono affascinati l’uno dall’altro. Alexander è chiuso a causa di una vecchia ferita d’amore, mentre Arthur si rende conto di aver vissuto a metà fino a quel momento. E il loro è subito amore, ma quello vero, quello che costringe a tirare fuori il meglio di sé, a crescere, a maturare, a diventare coraggiosi e forti, a rischiare persino la vita per il bene dell’altro e anche a sapersi sacrificare.

Un amore, il loro, che deve essere d’esempio perché non è facile incontrarlo nella vita vera.

L’omosessualità nell’Ottocento era perseguibile per legge e punibile anche con la morte, quindi il tema trattato non è leggero, e l’amore di questi due giovani è davvero commovente e coraggioso.

Questa è una storia con la S maiuscola. Dove la struttura narrativa è complessa e sviluppata talmente bene da apparire semplice e fluida.

I personaggi sono strepitosi, sembrano veri, sono ben delineati e ricchi di sfumature, nel bene e nel male. Sbagliano e si correggono ma, sopra ogni cosa, fanno provare delle emozioni. La scrittura è matura, piena, coinvolgente, scorrevole.

Nel complesso un romanzo splendido che stra-consiglio!!!

firma Claudia

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