Review Tour “Come la pioggia e la scozia” di Giulia De Martin

 

 

 

Inghilterra, 1818

Quando lady Freya Howard arriva a Charlton Park, ha l’animo e il cuore a pezzi: suo padre, il Conte di Norfolk, ha perso a dadi l’intero patrimonio, lasciando figlia e moglie sole e nella più completa disperazione. Lusso e balli sono ormai solo un lontano ricordo, così come il fidanzamento con l’amato James, e alla giovane si prospetta un futuro da sguattera. Freya è però una donna intelligente e intraprendente, determinata a riconquistare da sola il proprio posto nella società. La sua tenacia cattura anche l’attenzione di lord Suffolk, padrone di casa vedovo e affascinante, e durante un viaggio in Scozia tra i due sboccia un sentimento difficile da tenere a bada. Ma proprio in Scozia torna a farsi vivo il passato di Freya, rischiando di mandare in frantumi quel barlume di felicità a fatica ritrovato. All’epoca della Reggenza, fra il lusso dei grandi palazzi e la brughiera foderata d’erica, scopriamo un mondo celato e distante dai ricchi salotti, dove amore, passione e desiderio di riscatto si mescolano in un turbinio di pioggia scozzese.

Romanzo favoloso. Si sa che adoro i romance storici ma questo l’ho trovato strepitoso. È ben curato, scritto con eleganza e capacità, la storia è originale e molto interessante e i personaggi sprizzano emozioni.

Tutto ha inizio con una partita a dadi fra due uomini. Uno vince e l’altro perde tutto davanti agli occhi della figlia Freya che aveva appena ricevuto la proposta di matrimonio dal giovane che ama fin da piccola. Quella partita segna la fine di tutto. La fine della vita agiata, la fine della famiglia, la fine del matrimonio tanto atteso.

Freya per sopravvivere deve abbassarsi ad andare a servizio nella casa di un conte, vedovo e chiuso nel suo dolore e nella sua solitudine.

Inizia così una conoscenza che scuote gli animi di entrambi, di chi ha chiuso per sempre all’amore e di chi non vuole più fidarsi di nessuno e diventare indipendente.

Una splendida storia d’amore, sofferta e dolorosa ma anche tanto ricca e profonda da aprire due cuori solitari.

Consigliatissimo!!!

ELEONORA

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