Review Party “You After Hell” di Manuela Ricci

 

 

 

 

Medyson Walker è una ragazza modello: ottima famiglia, bei voti, un cognome che spicca sotto i riflettori della grande città di Los Angeles, amici affettuosi che la circondano. Ma in un giorno come tanti, la sua vita cambia, un dolore le squarcia il petto, facendola crollare e la Med che tutti conoscono inizia a perdersi per strada poco per volta, non sa che però, questo, sarà solo l’inizio di una lunga discesa nel baratro.

Zac Kinney è un ragazzo di strada, arriva a Los Angeles, dopo essere sopravvissuto alla sua vita nel Queens, portando con sé un solo bagaglio: realizzare il sogno di lavorare in una prestigiosa casa discografica. Occhi di ghiaccio, sguardo fiero con la promessa di cambiare per sempre la sua vita per salvare quella di chi si è lasciato alle spalle.

Medyson e Zac, sono due vite che si sfiorano senza saperlo, fino a quando, una sera, i loro sguardi si incontreranno nel modo peggiore che possa esistere. Tutto inizierà a cambiare, ma non solo nelle loro vite, che cercheranno di incastrarsi mentre il destino si divertirà a rimescolare le carte mettendoli alla prova. Una corsa contro il tempo per fuggire ai segreti, alle bugie, al passato che li ha segnati. Si può sopravvivere a sé stessi? L’amore può curare le cicatrici di un cuore spento? Una cosa sola è sicura, Zac Kinney è pronto a tutto per Medyson, persino sacrificare la sua stessa vita.

Un’altro libro di Manuela Ricci che colpisce in pieno, leggendo ti sembra proprio di ricevere vari colpi in pieno stomaco dalla vita.

Un libro che spazia in tutto ciò che può infliggere dolore al corpo e all’anima, violenza, abbandono, solitudine, rabbia e poi… la rinascita, regalandoti la dolcezza e la speranza che solo l’amore riesce a dare.

Io amo il suo stile, ti racconta in maniera semplice, senza troppi giri di parola, la vita, riesce a descrivere quel dolore che ti attanaglia cuore e corpo, e ti porta a vedere quella luce in fondo al tunnel.

“Un attimo, pochi minuti di tortura e non sei più nulla, nulla per cui valga la pena di sentirsi donna…”

Le sue frasi ad effetto a inizio di ogni capitolo ne riassumono concetti e sensazioni, ti prepara alla devastazione di un cuore o alla speranza di un nuovo battito.

I suoi personaggi sono distrutti nell’anima, e, a volte anche nel corpo, riesce a svelare lentamente la trama con piccoli colpi di scena e a portare alla luce quei segreti e quelle immagini del passato in maniera delicata, riesce a farti innamorare e farti entrare nel profondo dei suoi personaggi.

“Ho lottato con quello che il destino mi ha presentato senza fermarmi, perchè se ti fermi sei perso. Il mondo prosegue anche senza di te.”

L’ho conosciuta con il libro Out fuori controllo, e con questo romanzo ha solamente confermato la mia opinione su di lei, ha una tecnica spettacolare, riesce a farti vivere le emozioni dei personaggi in maniera semplice, senza una dialettica ricercata e da professoressa della situazione. Vita, distruzione, rabbia, solitudine, amore, passione, apatia si alternano in maniera magistrale nel romanzo, i suoi personaggi si distruggono a vicenda, si ricompongono, si autodistruggono, si abbandonano al dolore, si risollevano con le loro forze.

“Quando pensi che tutto sia finito, è proprio in quel momento che in realtà ha inizio…”

Il passato dei protagonisti affiora tra le pagine, evidenziando quei caratteri fragili dei personaggi che li rendono umani e reali, vediamo dapprima Med crollare per la violenza subita, per un grave lutto e trovare conforto e forza in Zac, vedere in lui il suo punto di riferimento.

E quel sentimento che seppur sbagliato sembra l’unica cosa giusta per loro.

“Il mio cuore rotola dentro il mio petto per l’emozione di averle fatto sentire che l’amore quello vero, non fa male.”

Troveremo Zac e la sua forza innata, la sua pazienza, la sua dolcezza, il suo amore incondizionato per la sorella, e la sua voglia di riuscire ad allontanarsi dal suo passato, un passato che nel corso del romanzo riesce a prendere il sopravvento e riportarlo nel buio, nella rabbia, nell’unico modo che riesce a reagire alla vita.

“Quando sorgerà nuovamente il sole nelle nostre vite?”

Le pagine scorrono e ti ritrovi immersa in quel dolore, quel mare in tempesta che riesce a portarti solo più in fondo, privo di forza e con nessuna voglia di vivere, ti lasci andare nel vuoto, nel nulla.

Ma quell’amore così puro, così naturale sarà in grado di sconfiggere quei demoni interiori?

E’ un continuo alternarsi di emozioni, che come un treno ad alta velocità ti porta a percepire le emozioni alla loro massima potenza, percepisci il dolore, fisico e spirituale, lo senti scavare un buco al centro del petto e fermare quel battito, arrivi ad amare con tutto te stesso, a trovare la soluzione a quell’amore incondizionato, e poi il tradimento, il passato che ti divora, che ti estrae il mostro che ti porti dentro.

“Ti amo Zac Kinney… Tu sei e rimarrai il mio dopo l’inferno…”

Che dire di questo romanzo, forse l’intera recensione parla da sè. Se un’unico romanzo ti fa provare una miriade di emozioni, scivoli nel dolore, ti arrendi alla vita, e poi da quella rabbia, da quel cuore spezzato, da ricordi dolorosi, riesci ad aggrapparti alla vita, a quell’unico sentimento puro che riesci a provare, allora il libro è quello giusto, allora quella montagna russa che provi nel cuore ti porterà fuori dal tunnel, riscoprirai la vita sulle macerie della stessa, scoprirai l’amore in due occhi verdi dopo aver subito la violenza, in quell’abbracio sincero e delicato che risce a placare la rabbia che ti porti dentro.

“La luce non è mai troppo lontana… Vi dico di non arredervi ai sogni, anche quando vengono infranti, di credere in voi stessi, anche quando nessuno lo fa. Di lottare…”

Manuela continua a regalarci queste storie che ti spezzano il cuore, ma con con estrema delicatezza lo riescono a ricomporre per battere ancora più forte. Grazie.

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