Review Party “Tramonti – Oltremare Vol. 3” di Elisa Gentile

 

 

 

Quattro anni sono passati.
Quattro anni belli come salsedine sulla pelle e intensi come onde che si infrangono sulla battigia. Quattro anni che, per Andrea e Beatrice, hanno significato vitalibertàamore. Lontani da Hannibal e Grotta Celeste, lontani dallo scandalo che si è scatenato attorno alla loro relazione, vivono all’ombra del Colosseo e sanno che, adesso, tutto è stato dimenticato. Andrea ha tra le proprie mani l’amore della sua vita: Beatrice. Beatrice ha tra le proprie dita la vita che le spettava da anni: una laurea, a breve, una casa, un albero di Natale proprio al centro del grande salone, e tutto il resto dei suoi giorni da viversi accanto all’uomo che la ama.
Ma i ricordi?
I ricordi la tormentano, gli incubi la inseguono. In quattro anni è stata capace solo di accantonare, mai di dimenticare; come se fosse rimasta sott’acqua e piccole bolle d’aria le lasciano capire d’esser ancora viva, lei sa che non potrà mai avere scampo da un passato che non le ha mai permesso di scappare davvero.

Quattro anni non potranno mai bastare.
Quattro anni belli come salsedine sulla pelle.
Quattro anni intensi come onde che si infrangono sulla battigia.
Quattro anni che, come tramonti, rischiano di portarsi via tutto.

Eccoci qui, all’ultimo capito della serie “Oltremare”.

Non so voi, ma io aspettavo con ansia l’uscita di questo libro, perché la storia di Andrea e Beatrice mi è entrata sotto pelle sin dal primo volume.

Ci troviamo a Roma, dopo essere scappati da Grotta Celeste, i nostri ragazzi, finalmente, hanno una vita che vale la pena di essere vissuta. Una casa meravigliosa, una laurea che sta per arrivare e soprattutto l’amore che li unisce.

Ma non pensate anche voi che quando tutto è troppo bello, qualcosa di brutto prima o poi arriva? E se a far arrivare questa macchia scura in mezzo alla luce è proprio chi dall’oscurità è scappata?

L’autrice ci fa stare in un turbine di eventi ed emozioni che a volte si fa fatica a metabolizzare e stargli dietro, la lettura è un susseguirsi di azioni e pentimenti tanto che il lettore deve, per forza, fare una scelta e schierarsi.

Il cuore è diviso in due, perché, se da una parte capisci le reazioni di Andrea, dall’altra sarei volentieri entrata nel libro a prenderlo a schiaffi e a urlargli in faccia che era ora di svegliarsi. Mi va bene l’amore totalizzante, mi va bene la completa devozione, ma passare da cretino, sinceramente, anche no.

Quello che ho pensato di Andrea per tutta la durata del libro è che lo zerbino per pulirsi le scarpe abbia molta più dignità di lui, e mi dispiace, perché è stato il mio personaggio preferito per tutta la serie.

Detto questo, il libro deve essere letto, perché, nonostante ciò che io possa pensare di uno dei personaggi, la storia finalmente prende forma e il “cerchio” si chiude.

Bello, mi è piaciuto, ma a mio parere non regge il confronto con gli altri due.

firma Claudia

 

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