Review Party “Indomita e ribelle” di Sabrina Boccia

 

 

 

Philip Godart, conte di Derbyshire e futuro duca di Devonshire, poco avvezzo a tollerare i dettami dell’epoca, preferisce di gran lunga una corsa clandestina a un evento mondano. Adora trastullarsi con l’amante di turno e non desidera cambiare questo buon vezzo.
Lady Cristina Hepzibah Atwood rimanda anno dopo anno il suo debutto nella buona società, accampando miserabili scuse al solo scopo di conservare la sua preziosa libertà. Arguta e frizzante, vuole godersi la vita e sposarsi per amore, non per dovere.
Cosa accadrà quando il destino farà a entrambi uno sgambetto? Soccomberanno agli eventi o lotteranno per far valere le proprie ragioni?

Carissimi, eccomi qui a recensire un titolo che difficilmente sarebbe entrato nelle mie letture. Non leggo romance, ma per questo ho fatto un’eccezione dal momento che è ambientato nel 1855 e quindi mi aspettavo carrozze e bei vestiti come contorno ad una rovente storia d’amore.

La scena prende l’avvio subito in maniera decisamente piccante per poi mutare scenario e presentarci la protagonista, Lady Cristina Hepzibah Atwood. Costei è un vero e proprio spasso: irriverente, linguacciuta, testarda e poco incline a comportarsi da nobildonna qual è. Orfana di entrambi i genitori vive con l’amata nonna paterna, un tipino stravagante come lei, e conta i giorni che la separano dal ritorno di Jack, il fratello maggiore. L’affetto tra i due fratelli  è fortissimo e viscerale. Essendo entrambi orfani possono contare solo l’uno sull’altra. Che accadrebbe se Cristina posasse gli occhi (e qualcosa in più) su Lord Philip Godart  conte del Derbyshire? Costui è un concentrato di testosterone, un uomo gioviale e lussurioso, scapolo impenitente e del tutto allergico al matrimonio. Poteva non essere il miglior amico di Jack che è esattamente come lui? Tra Cristina e Philip scocca subito la scintilla della reciproca attrazione, ma Jack si metterà di traverso in ogni modo pur di troncare quella che lui reputa solo l’ennesima conquista di letto del suo compagno di bisboccia. Il debutto in società di Cristina non può più essere rimandato e Jack ha tutte le intenzioni di trovare, per la sorella, un buon marito. Permettere che il conte Godart allunghi le sue manacce sull’amata sorellina è fuori discussione. Ma Cristina tutto è fuorché arrendevole. Le occorre un marito, certo, ma non ha nessuna intenzione di sposare un fatuo cicisbeo accecato dalla sua bellezza o dal notevole patrimonio. Tra balli e mussole, travestimenti e pirati Cristina ne combinerà delle belle pur di non cedere alla sorte che la vorrebbe maritata col primo partito decente e lotterà invece per il vero amore. Dal canto suo Philip capirà che il suo destino è al fianco di quella splendida donna da onorare e rispettare attraverso il vincolo del matrimonio.

Lettura spassosa e scorrevole, con personaggi di cornice appena abbozzati ma precisi, è un romanzo che garantisce qualche ora di pura evasione piccante e divertente.

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