Review Party “Il farabutto e la sgualdrina” di Pitti Duchamp

 

 

1814, Camden Castle

La domanda che tutto il ton londinese si pone è perché lady Arabella, lucente stella, madrina indiscussa della nobiltà e presenza onnisciente di tutte le manifestazioni mondane, sia sparita da un anno per rifugiarsi nella calma bucolica della casa ancestrale dei duchi di Camden. Poco dopo il temporaneo ritiro a vita privata di suo fratello e la sua amata duchessa per la nascita dell’erede ducale, la chiacchierata lady Arabella è infatti fuggita da Londra senza un saluto, senza spiegazioni e, apparentemente, senza una causa. Tuttavia, il passato la raggiunge con il passo claudicante del Marchese di Avenox e quella serenità sembra persa per sempre. E quando finalmente lei lo rivedrà, lo scintillio della sua anima inquieta riprenderà ad abbagliare il mondo. Fino a che punto sarà possibile ignorare l’attrazione? Fino a quando il Farabutto sarà capace di vivere e respirare senza la sua Sgualdrina?

La Words Edizioni apre con uno splendido romance storico firmato Pitti Duchamp, una garanzia. L’autrice ci ha abituati a trame originali e con personaggi spesso fuori dalle solite regole, ma questa volta si è spinta oltre, ha osato, ha sfidato il Ton e, secondo me, è riuscita nell’impresa.

La storia e i protagonisti sono infatti molto diversi dai canoni dettati dal genere, lui è un marchese bello e affascinante che con le donne ci sa fare, ma che si è spinto a violare una debuttante senza corteggiarla ufficialmente e lei, oh lei è tutto fuorché la lady timida e morigerata che segue pedissequamente le regole della buona società. Arabella è la protagonista indiscussa, una donna moderna che preferisce dettare le mode piuttosto che rispettarle, che vuole usare la propria testa e che preferisce amare e rimanere zitella ma mai sposerebbe un uomo che non ama e che non reputa degno di lei.

Due personaggi così non possono che sfidarsi e discutere continuamente, pur amandosi alla follia hanno forse paura una dell’altro, paura di amare, paura di un sentimento troppo forte e che li legherebbe in maniera indissolubile ad un altro essere umano, minando la loro libertà.

Molto bello e scritto con maestria, come siamo abituati da sempre con questa autrice, che anche questa ha volta ha saputo stupirmi. Mi manca solo un po’ di Storia con la lettera maiuscola che ritrovo più permeante nelle pagine dei suoi primi romanzi in self e che fanno la differenza.

Consigliatissimo!!!

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