Review Party “I lupi di Roma” di Andrea Frediani

 

 

 

Nel 1277, una feroce lotta per il po­tere si scatena in occasione del con­clave. Dopo sei mesi di sede vacante, la famiglia Orsini riesce a far eleg­gere un proprio esponente. Il nuovo pontefice, Niccolò III, si propone di arginare lo strapotere di Carlo D’An­giò, re francese di Napoli e senatore di Roma, ma mira anche a consoli­dare le fortune della famiglia. In bre­ve gli Orsini assumono il controllo di Roma, di Viterbo e del collegio cardinalizio. Tuttavia le ambizioni del papa e di suo cugino, il cardina­le Matteo Rubeo, obbligano alcuni membri della famiglia, come Orso, podestà di Viterbo, e Perna, spinta da un amore proibito, a sacrificare i loro stessi sentimenti. Ma l’ascesa della dinastia viene interrotta da un evento imprevedibile, che esporrà gli Orsini alla vendetta dei loro tanti nemici. In cerca di riscatto, gli Orsini scopriran­no che farsi campioni degli ideali di libertà può essere un obiettivo più gratificante del dominio. Da Bolo­gna a Palermo, passando per Firenze, Viterbo e Roma, si faranno quindi protagonisti delle lotte tra guelfi e ghibellini, per le autonomie comunali e dei Vespri siciliani, imprimendo la loro mano sul ricco affresco dell’Italia tardomedievale. Questa è una storia di potere, di fede, di amore e di san­gue. Questa è la storia della famiglia Orsini, i Lupi di Roma.

Un romanzo storico d’eccezione, anzi la storia romanzata, questo è un libro da assaporare lentamente e, lentamente, acquisirne le nozioni storiche di rilievo.

La lotta al potere tra chiesa e Stato, la guerra tra guelfi e ghibellini, le famiglie più potenti di Roma in combutta per il potere.

Orsini, Annibaldi e Colonna, tresche, lotte, sotterfugi, segreti, truffe ed unioni che caratterizzano questo romanzo.

Famiglie rivali da sempre, sullo sfondo Roma e Viterbo.

Chi prevarrà?

Molti e forse troppi personaggi da ricordare, troppi entrano in gioco, ognuno donando un pezzo di sè alla storia.

Beatrice e Perna le vere protagoniste, coloro che faranno la differenza.

Annibaldo e Orso su argini opposti.

E poi ci saranno le comparse, i ruoli dei “cattivi” e molto altro.

Vogliamo parlare del contributo di Margherita?

Ripeto ogni personaggio ha avuto un ruolo chiave, ha arricchito il romanzo, rendendolo unico e completo.

Alla vigilia del conclave, le manifestazioni di potere prendono vita e le lotte interne si scatenano.

Amore contro potere, amore contro la famiglia.

Corruzione e violenze.

Un libro che mi ha tenuto con il fiato sospeso, vicende di fantasia ma che hanno creato fascino per questa parte di storia a volte dimenticata e quasi mai raccontata.

Lo stile di Frediani è scandito da un buon ritmo che non annoia ma che stimola, anzi, l’interesse del lettore, macinare miriadi di pagine e volerne ancora altre.

E alla frase “Roma era libera, finalmente” il lettore rilascerà quel respiro trattenuto.

Un ottima lettura, questa, che ha dato inizio ad un nuovo anno di letture.

ELEONORA

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