Review Party “End Zone” di Alexandra Rose

 

Nicholas Finnegan, quarterback dei Los Angeles Rams, è una star del football. Ha soldi, fama, una fidanzata: tutto ciò che un ragazzo della sua età potrebbe desiderare.
Finché durante i playoff non si lesiona il legamento crociato anteriore.
Da quel momento, la sua vita pianificata con cura subisce una brusca deviazione.
Soprattutto perché il suo fratellastro, Weston Porter, viene reclutato dalla stessa squadra e gli ruba la scena.
Weston è il figlio della matrigna di Nicholas, frutto di una relazione precedente. Tra i due ragazzi, infatti, non c’è una sola goccia di sangue in comune.
Sfacciato e bellissimo, è una mina vagante. Ha sempre desiderato giocare come wide receiver nella NFL per onorare suo padre biologico, morto in un incidente sul campo da football tanti anni prima. Nick detesta il fratellastro, perché lo ha sempre messo in ombra. Weston adora provocarlo, sfidarlo per strappargli quella maschera di gelida compostezza.
Costretti a collaborare per vincere, insieme sono una fiamma destinata a bruciare ogni cosa, fino a esplodere e a lasciare solo cenere.
Il loro rapporto è un imprevisto. Come un placcaggio a poche yard dalla end zone.

 

Hi readers Sale e Pepe,

Oggi vi parlo del libro “End Zone” di Alexandra Rose.

Per me questa è la prima esperienza con la scrittura di questa autrice, e possono dire che è stata sicuramente positiva.

Quando mi approccio a una nuova autrice lo faccio sempre con “timore”,  ma stavolta le mie paure sono state cancellate sin dalle prime pagine.

Avevo anche un certo senso di “apprensione” per via dei trope di questo libro, uno in particolare, in realtà, ovvero il Forbidden/Stepbrothers.

Trattare l’amore tra fratellastri, anche se non consanguinei, può essere sempre un’arma a doppio taglio. Da un lato, minimizzare l’impatto di questa parentela può portare a rendere il trope inutile e senza senso. Dall’altro, invece, forzare troppo la vicinanza e il legame fraterno può diventare “fastidioso” e anche, passatemi il termine perché è per rendere l’idea, disgustoso, per chi legge.

Devo dire, invece, che la Rose è stata abile nel creare e descrivere proprio questo legame in maniera equilibrata e coerente, senza cadere, almeno per me, nei due estremi.

Ma andiamo proprio a parlare di Nicholas e Weston. Il primo ha 24 anni, sembra freddo, distaccato, introverso ed è anche un maniaco del controllo, ama tenere sotto controllo ogni singolo aspetto della sua esistenza, odia farsi vedere vulnerabile e nasconde le sue emozioni praticamente a tutti, anche se stesso a volte. Almeno finché Weston non decide di sfondare quel muro che ha costruito per tenere tutto fuori con un carro armato.

“Perché sei così calmo, mentre io mi sento incendiare? [..]Perché sei così calmo, anche quando mi provochi e io non riesco mai a sottrarmi?”

Weston, aka West è un uragano, una mina vagante, impulsivo, sfrontato,  arrogante e sembra sempre non preoccuparsi di quello che dice e fa. È tutto il contrario di Nick per quanto riguarda la precisione, anzi, la sua vita è caotica e questo manda Nick fuori di testa, anche se neanche lui ha capito se questo è positivo.

“…di solito era una persona pacata, razionale. Il quarterback perfetto, in grado di scannerizzare il campo e prendere decisioni analitiche nel tempo di pochissimi istanti. Ma quando si trattava di lui non riusciva a controllarsi. Era come trovarsi sulle rotaie in attesa del treno, e odiava quell’incertezza, quella sensazione di instabilità. Era sempre stato così, dal loro primo incontro.”

Un’altra cosa che ha inciso sulla mia recensione positiva e sul mio apprezzamento a questa storia è stato il rivedermi in alcuni dei sentimenti, e sì, anche degli atteggiamenti di controllo, di Nick. Diciamo che capisco il suo senso di frustrazione, rabbia e rancore.

Forse anche per questo è Nick il personaggio che mi è piaciuto di più, viste le nostre similitudini, non poteva essere altrimenti

I genitori, il rapporto con loro, la famiglia in generale, purtroppo sono spesso causa di problemi e trasmettono, più o meno consapevolmente, dei traumi che modellano il nostro essere. Per Nicholas e Weston, in maniera diversa, è stato proprio questo a creare tensioni e dissapori e, probabilmente, senza queste, entrambi avrebbero capito prima cosa provano.

Loro due sono così diversi, due mondi agli estremi della stessa galassia che, per ragioni ignote, si sono trovati a collidere e a causare un’esplosione di sentimenti e sensazioni fortissime, semplicemente amore.

Weston ha portato il caos nel mondo perfetto di Nicholas, un mondo fatto di regole ferree e perfezionismo, che però non lo rappresentava davvero. Ha messo a repentaglio le sue certezze facendolo impazzire, ma rendendolo anche migliore.

“Nicholas non contemplava gli imprevisti, e Weston era stato l’imprevisto per eccellenza.”

Insomma, una lettura super interessante e ricca. Un bel mattoncino di 600 e passa pagine che scorrono velocissime e da cui non riuscivo a staccarmi.

Tra sport, odio et amo, amore proibito e quel giusto punto di piccante, l’ho trovato molto coinvolgente e lo consiglio!

 

Dani

 

 

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