Review Party “Book lovers. Un amore tra i libri” di Henry Emily

 

La sua vita è tra i libri, ma Nora Stephens non è la classica eroina da romanzo, anzi.

Non è impavida, non è la ragazza dei sogni e nemmeno quella della porta accanto. A dirla tutta, Nora è un’eroina solo per gli autori, perché è l’agente letteraria più spregiudicata di New York e grazie al cinismo che la contraddistingue riesce sempre a spuntare contratti milionari per i suoi clienti.

L’unica persona con cui non riesce a essere spietata è la sorella. Ecco perché, quando Libby la implora di andare a trovarla nel paesino del North Carolina in cui si è trasferita, Nora non riesce a dirle di no. E chissà, magari una piccola vacanza potrebbe farle bene. Ma invece dei picnic nei prati e dei battibecchi romantici con affascinanti dottori di campagna o baristi muscolosi che sognava, Nora si scontra con un’amara realtà.

L’unico uomo in cui non fa altro che imbattersi è Charlie Lastra, un editor di New York tenebroso e molto snob. Potrebbe anche essere una simpatica coincidenza, se non fosse che si sono già incontrati molte volte per lavoro… e non è mai stato piacevole. Al contrario, i due si odiano…

 

Era da un po’ che non mi capitava di piangere per un romanzo, ho chiuso gli occhi alla fine dei ringraziamenti (li leggo sempre) per riaprirli pieni di lacrime e gratitudine: è stata proprio una lettura totalizzante, struggente, di quelle che ti riempiono gli occhi e il cuore.

Ma, venite, vi presento i personaggi di questa storia.

Nora è l’antitesi della protagonista perfetta di un romanzo romance: è tagliente, piccata, a tratti dura, schietta. È un’agente letterario, “lo squalo” è il nomignolo che le hanno affibbiato; ama alla follia e da sempre il mondo dell’editoria, sin da quando da bambina, insieme alla mamma e alla sorella, passavano ore liete fra le pagine amiche.

 

I libri sono il suo rifugio, la sua casa, la sua vita.

Continua a ripetere in loop le stesse esperienze amorose fallimentari, tanto da averci fatto il callo e soffrirne sempre meno; di lei pensano sia una persona insensibile, algida, ma Nora ha dovuto crearsi questo esoscheletro per poter sopravvivere alle vicissitudini della vita ed essere di supporto alla sorella.

Una improvvisa vacanza con la sorella Libby (prima che quest’ultima partorisca il terzo figlio) catapulta Nora in un contesto rurale, anzi, nel contesto rurale che fa da ambientazione al best Seller di una sua cliente, il paesino di Sunshine Falls.

Qui Nora e Libby si impegneranno a seguire un elenco di cose bizzarre da portare a termine entro la conclusione della vacanza, ma l’incontro inaspettato con la sua nemesi professionale, Charlie, svelerà alla spietata agente un lato sorprendente del carattere dell’affascinante e tenebroso editor. E, senza nemmeno rendersene conto, diventerà la protagonista di una storia dai cliché da lei tanto disprezzati.

Deliziosi i dialoghi fra i due protagonisti, dove i duelli verbali ci lasciano col sorriso sulle labbra. Frecciatine sottili e affilate, come gli sguardi che si lanciano. Acute e raffinate le considerazioni che si scambiano.

La ricerca della verità è una delle prerogative di Charlie, e Nora comincia ad apprezzarne il gusto, smontando piano piano l’impalcatura che si era costruita intorno.

L’intesa fra questi due squali dell’editoria è palpabile, uno è il riflesso delle manie dell’altra, in questo caso vale il motto: chi si somiglia, si piglia! E Charlie ha dalla sua una consapevolezza di sé che affascina la forte Nora, troppo spesso sminuita, catalogata per le sue caratteristiche fisiche o comportamentali. Charlie non ha bisogno di sminuire una donna per dominarla, è uno di quegli uomini che apprezzano la forza e la determinazione: quando lei parla, i suoi occhi scintillano di approvazione. La ammira! E non fa niente per nasconderlo.

Nora ha dovuto cambiare scenario per poter vedere i “colori” dell’anima di Charlie, probabilmente nella loro amata e grigia New York sarebbero rimaste due persone che si incrociano a una riunione di lavoro o viaggiano ai capi opposti dello stesso vagone della metropolitana. Ma a Sunshine Falls la loro “diversità” da cittadini incalliti li ha riuniti nello stesso cerchio di insieme e, orbitandosi inevitabilmente intorno, hanno potuto osservarsi, conoscersi, RIconoscersi.

Molto particolareggiate le descrizioni sia dei luoghi che dei personaggi, la lettura trasmuta le parole in immagini, il ritmo è scorrevolissimo e il desiderio di proseguire a sfogliare le pagine è incalzante.

In questa fase della mia vita sto apprezzando sempre più il genere commedia romantica/chick Lit: riempirsi gli occhi di storie belle, positive e divertenti fa bene allo spirito e alla salute! Dovrebbero proporle come rimedio terapeutico!

Promuovo a pieni voti questo romanzo e ve lo consiglio dal più profondo del cuore.

 

Nel testo sono presenti scene a contenuto erotico.

 

 

Anna

firma Claudia

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