Recensioni “Forget Me Not” – Serie The unforgettable duet di Brooke Blaine

 

 

Tre bustine di zucchero, due dosi di panna.

È così che prendevi ogni giorno il caffè al Grab’ N Go di Joe.

Ma non te lo ricordi.

Non ricordi niente.

Niente, cioè, a parte me…

A parte quel giorno…

E la tragedia che ci ha catapultati insieme.

Ollie è un paramedico e Reid… ha perso la memoria, in un incidente d’auto che gli ha fatto cancellare tutto salvo l’affascinante soccorritore che gli ha salvato la vita.

L’amnesia può rivelarsi la miglior cosa gli potesse capitare?

Reid sarà abbastanza coraggioso da affrontare i suoi sentimenti?

Riuscirà a far breccia nel suo cuore?

 

 

 

Hi readers Sale e Pepe, 

Oggi vi parlo del libro “Forget me not” di Brooke Blaine, primo volume della dilogia “The unforgettable duet”.

Una trama particolare che mi ha subito intrigato: Reid ha perso la memoria, non ricorda nulla tranne la sensazione familiare che prova stando con Ollie, l’affascinante soccorritore che gli ha salvato la vita.

Questa amnesia, però, non sembra essere del tutto negativa, anzi, permette a Reid di scoprire (o riscoprire) nuove cose su di sé e a Ollie di rischiare ed esporsi. 

Non vi dirò null’altro sulla trama, e anche parlare del resto senza fare spoiler non sarà semplice, ma ci proverò. 

Devo dire che ho letto queste pagine in maniera velocissima, mi hanno affascinata e sono rimasta catturata dalla storia di Reid e Ollie. 

Questo primo libro è davvero… solo l’inizio! 

Cosa intendo? È un libro molto introduttivo, non in senso negativo, ma solo perché effettivamente è come se fosse la prima parte del libro. 

Un bella prima parte, che mi ha presentato due protagonisti intriganti, con tante fragilità ma anche pieni di sorprese. Ollie è davvero gentile, un eroe, come lo definisce Reid stesso. Mentre Reid è così coraggioso e combattivo che è stato impossibile non rimanere affascinata da loro.

 

“Tutto quel che potevo fare era essere presente. Essere l’ancora di cui aveva bisogno nel mondo reale. Come leggendomi nella mente, riprese: «Ma non mi sento così quando sono con te. Scompare tutto. Sembri riuscire ad… ancorarmi… in qualche modo.».”



Sono sicura, però, che conoscerò altre sfumature e che mi conquisteranno ancor di più nel prossimo volume. Ora, il finale, cliffhanger, di quelli davvero, davvero troncati. Mi aspettavo al 100% ciò che è successo: l’avevo praticamente previsto a pagina dieci, ma comunque questo non ha smorzato la mia voglia di proseguire e, soprattutto, non mi ha aiutata a superare l’impatto che le ultime tre righe hanno avuto.

L’autrice (e alla sua compagna di marachelle) è la regina di questo stile con finale interrotto, tant’è che ero pure stata avvertita nei tag.  Ovviamente, non vedo l’ora di leggere il prossimo perché è come se il libro si fosse fermato precisamente a metà e… beh, sono in ansia!

Ora, avrete capito che questo libro è stato breve ma intenso e che è una lettura che mi è piaciuta molto, però devo dire qualcosa di negativo. 

La traduzione non mi è piaciuta, non critico mai quest’ultima o l’editing perché ricevo una copia arc che generalmente subisce modifiche, ma stavolta devo fare un appunto: ci sono tante ma tante frasi che sono tradotte, a mio parere male, tipo con termini non del tutto italiani, li definirei regionalismi. 

Prima di dire questo ho anche chiesto per essere sicura di non sbagliarmi ed ho avuto conferma da diverse persone. Questo mi ha impedito di riconoscere del tutto lo stile dell’autrice (che conoscevo già per aver letto altri suoi libri) e di leggere tutto in maniera piacevole, però fortunatamente non mi ha precluso di godermi comunque la lettura. 

 

Ps. Per rispondere all’autrice, sì, ti perdono il finale, ma vediamo di darci una mossa per far uscire il prossimo!



Pps. Messaggio rivolto anche all Triskell Edizioni 



firma Claudia

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