Recensione “Vespertine” di Leta Blake & Indra Vaughn

 

 

 

 

 

 

Possono un prete e una rockstar rispondere alla chiamata dell’amore?
Diciassette anni fa, l’amicizia tra Jasper Hendricks e Nicholas Blumfeld si è trasformata in una relazione d’amore segreta. Hanno trascorso mesi idilliaci finché la chiamata di Jasper al sacerdozio è diventata impossibile da ignorare. Sconvolto, Nicky ha seguito la sua strada verso la celebrità nel mondo del rock, ma non ha mai smesso di guardarsi indietro.
Oggi Jasper è un prete dichiaratamente gay e lavora duramente per aiutare i giovani vulnerabili della comunità LGBTQ. È determinato a portare cambiamenti nella Chiesa e nel mondo. Rispettato, ammirato e a proprio agio con la sua identità, Jasper ha a lungo ignorato la solitudine.
Nicky, noto come Nico Blue, chitarrista e cantautore della band Vespertine, ha conquistato i cuori di milioni di ammiratori. Lui e la band hanno girato il mondo, incendiando i fan con la loro musica. Stordito dalle droghe e alimentato dalla rabbia, Nicky si sente completamente solo. Quando i componenti della band sono costretti a disintossicarsi, torna a casa, dove tutto è iniziato.
Le carriere di Jasper e Nicky hanno dominato le loro vite sin da quando si sono separati da adolescenti. Quando si rivedono, devono scegliere tra i fantasmi persistenti del passato o la promessa di un nuovo futuro.

Nico Blu è la star del gruppo musicale I Vespertine. Un ragazzo brillante con il dono di far musica. Come spesso capita i manager aiutano i loro gruppi allungando droghe sotto banco per tenere saldi i nervi durante i concerti. Nico Blu collassa e finisce in riabilitazione. Per riprendersi del tutto torna a casa dai genitori adottivi e lì ritrova Jasper, il suo primo unico e grande amore. Jasper però ha seguito la vocazione verso Dio e ha preso i voti, ora dice messa e si prende cura della Blue Oasis, una casa accoglienza per ragazzi gay e tossicodipendenti.
Le loro strade si incrociano, Nicky e Jazz provano ad essere amici e seppellire la marea di emozione che pervade la loro pelle quando si sfiorano, ma nulla può annegare quel sentimento cosi forte che fin da piccoli li ha uniti.
Leggendo questo libro ho trovato moltissimi luoghi comuni: cantanti drogati, “è drogato non potrà mai cambiare”, ragazzi gay terrorizzati dal dire la verità ai genitori, ragazzi gay cacciati dai genitori, persone bigotte che pensano che un ragazzo gay non possa sentire la vocazione e, più forte di tutto, si sente il bigottismo della chiesa. Questi sono luoghi comuni visti e rivisti e ancora non riusciamo a migliorare e ripulire i nostri pensieri e dire a nostro figlio/a “amore noi ti amiamo qualunque strada tu prenda… noi ti appoggeremo sempre…”
Libro molto scorrevole, personaggi molto ben costruiti, una storia che ti apre e ti fa pensare, come ho scritto prima sulla piaga della droga tra i ragazzi ed il bullismo sui ragazzi gay. Molto bello il finale.

Sensualità: 

Recensione:  

Editing: 

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