Recensione “Unspoken” di Sarah Rees Brennan

 

 

 

 

 

Kami Glass è innamorata di qualcuno che non ha mai incontrato, un ragazzo con cui parla nella sua testa dal giorno in cui è nata. Questo le ha impedito di integrarsi nella sonnolenta cittadina inglese di Mestavalle, ma Kami ha fatto in modo di sfruttare la situazione a proprio vantaggio, e la sua vita sembra scorrere tranquilla, almeno finché non comincia a verificarsi una serie di eventi inquietanti.

Sinistre grida giungono dai boschi e la villa padronale che domina il villaggio torna a illuminarsi.

La famiglia Lynburn, che aveva governato la città sino alla generazione precedente per poi svanire nel nulla, è tornata. Così, all’improvviso, Kami si rende conto che il luogo che ha conosciuto e amato per tutta la vita nasconde un’infinità di segreti… e un assassino. E che la chiave di tutto potrebbe essere il ragazzo nella sua testa. Il ragazzo che è tutt’altro che immaginario e senza ombra di dubbio deliziosamente pericoloso.

Kami e Jared sono legati da una connessione mentale che permette loro di comunicare e sentire le emozioni dell’altro, pur vivendo in continenti diversi. Quello che non si aspettano è di ritrovarsi in carne ed ossa, l’uno di fronte all’altra. Nessuno dei due riesce a capire appieno quale sia la vera sensazione che li accomuna e li avvicina,si chiedono se proverebbero le stesse cose anche se non fossero connessi in tal modo e qual è il motivo per cui lo sono.

La loro storia si intreccia con la volontà di Kami di scoprire chi è in realtà la famiglia a cui Jared appartiene. Si fanno accenni ad un passato più florido per i Lynburn e alla loro supremazia sui cittadini di Mestavalle, ma con questo libro inizia la storia dei Lynburn come la conosciamo nel presente. Unspoken è il prologo dei romanzi successivi: prepara il terreno a ciò che accadrà.

Quando non si trovano sui banchi di scuola, Kami e la sua squadra di investigatori cercano di scoprire chi si nasconde dietro agli omicidi e se tutto ciò che di nefasto accade a Mestavalle sia dovuto proprio al ritorno dei Lynburn, come si pensa in città.

La lotta per la verità porterà Kami a prendere delle decisioni che mai avrebbe pensato, ma che rappresentano chi è. La protagonista riesce a rimanere se stessa anche dopo tutto quello che subisce e scopre.

Il romanzo è divertente, emozionante, drammatico e commovente, tutto in uno. Riesce a strapparti sorrisi grazie al sarcasmo di Kami e della sua strampalata famiglia. Alterna scene ilari a scene che fermano il respiro. Ti fa stringere il cuore quando si parla del passato di Jared. Il rapporto Kami-Jared è un miscuglio di emozioni che va dal divertente, all’apprensivo, al doloroso, all’emozionante.

Non puoi non amare i personaggi per i loro pregi e i loro difetti perché sono umani, reali nella loro finzione. In quest’urban fantasy è facile immedesimarsi in uno di loro, perché siamo tutti un po’ Kami e Jared ed Angela e Holly e Ash. Vogliamo bene ai nostri amici, alle nostre famiglie, a una persona speciale, anche se non sempre siamo ricambiati, abbiamo bisogno di loro anche se veniamo allontanati, li accettiamo per come sono anche se sbagliano.

Unspoken parla e dice molto: dobbiamo leggere tra le righe e capire ciò che ci serve. E soprattutto dobbiamo prepararci a ciò che accadrà nel seguito. E io non vedo l’ora di leggerlo!

firma Claudia

 

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