Recensione “Uno come te” di Chantal Fernando

 

 

 

 

Faye studia legge, ama avere tutto sotto controllo e fa in modo che le cose vadano secondo i piani. Questo, fino al giorno in cui trova il suo fidanzato con un’altra.
Sconvolta, decide di fare qualcosa di impulsivo: una notte fuori, senza troppi pensieri. Peccato che, sulla sua strada, ci sia Dex, il fratello del suo ex che non vedeva da anni…
E la cotta infantile che ha sempre avuto per lui è niente in confronto alle scintille che si scatenano appena i loro sguardi si incontrano dopo tanto tempo. Dex può anche essere stato un giovane affascinante, ma adesso è un uomo irresistibile. Quello che fa con i suoi amici motociclisti non è per niente raccomandabile, ma Faye decide che per una notte può disinteressarsene. E così, per una volta, decide di lasciarsi andare, convinta di poter dimenticare tutto il giorno dopo. Il destino, però, ha in mente tutto un altro epilogo. Che cosa succede quando una studentessa di legge si ritrova costretta a trascorrere il suo tempo con una banda di motociclisti criminali?

Una trama originale, l’incontro di una notte, una vecchia amicizia, un incidente di percorso e una convivenza forzata.

Ma sotto lo spirito di sacrificio, o chiamiamolo obbligo morale, si cela una cotta infantile e l’attrazione detta le regole.

“Un motociclista grosso e cattivo che ha paura degli occhi di un cucciolo? – I tuoi, si.”

“Ho visto come lui ti guarda – Come? – Come se stesse morendo di sete e tu fossi una birra ghiacciata.”

Peccato per le situazioni assurde che si creano e si sviluppano nel corso del romanzo, senza una giusta spiegazione, lasciando il lettore asciutto di informazioni, carico di curiosità ed un picco di delusione.

La storia merita, la trama, alquanto originale, aveva del buon potenziale, ma ci sono eventi a mio avviso surreali, come l’acquisto di un anello di 20.000 dollari in contanti, e non si capisce la provenienza di quei soldi, e come fa a girare con quei soldi in tasca, gli affari della banda di motociclisti, il potere di queste gang, omicidi e detenzione di armi che per tutto il romanzo passano inosservati riscattandosi solo in qualche capitolo sul finale.

Beh se la trama non si sviluppa nei migliore dei modi, la storia d’amore però fa sussultare il lettore, qualche attimo di romanticismo, qualche discussione accesa movimenta la scena.

Dò la sufficienza per l’idea iniziale, per qualche battito perso al suono delle parole “Io ti respiro”, ma per come l’intera storia sia stata sviluppata non riesco a dare di più, ci sono troppi dubbi che rimangono, situazioni risolte male, lei che non apre bocca sulla provenienza dei soldi. Mah.

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