Recensione “Un uomo nel mirino” (Assassin Shifter 1) di Sandrine Gasq-Dion

 

 

 

 

 

 

Mateo Esposito ama il suo lavoro. Killer su commissione per conto del governo degli Stati Uniti, toglie vite e prende la gente a calci in culo senza pietà. Quando gli arriva tra capo e collo un incarico che sembra non quadrare, per la prima volta nella sua carriera, Mateo si ritrova a interrogarsi sugli ordini ricevuti. Chi avrebbe mai immaginato che mandare all’aria le sue convinzioni sarebbe stato un ippopotamo viola…

Riley Flynn è il Presidente della Flynn Electronics. Assolutamente non dichiarato, si chiede come sarebbe stare con un uomo e nel momento in cui la sua strada incrocia quella di Mateo, le loro vite non saranno più le stesse. Perché Riley è il prossimo bersaglio di Mateo…

In questo primo racconto troviamo Mateo, ex soldato, gay dichiarato, killer su commissione, è  un uomo sicuramente privo di scrupoli

Riley è un giovane imprenditore, erede di un impero che cerca di gestire al meglio, con un padre omofobo, infatti lui sa di essere gay ma non ha fatto mai coming out.

Come racconto è partito bene ma poi si è arenato, i dialoghi sono un po’ confusi, spesso dovevo tornare indietro per capire chi era a parlare o a eseguire una determinata azione.

Non è stato spiegato il perché Mateo deve uccidere Riley (andava sicuramente sviluppata meglio la trama e i suoi intrecci).

E poi..  sesso sesso e ancora sesso.. e sì, avete capito bene, il libro è pieno di scene di sesso, decisamente troppe e inutili. In questo primo racconto manca il dialogo tra i protagonisti, che si erano già incontrati in una dark room, senza contare che anche il sentimento tra loro non è stato approfondito, da una pagina all’altra il sesso si è trasformato in amore.

Mentre il gruppo NonA-Team, personaggi particolari, è molto divertente.

Racconto con una buona dose di sesso e azione che vi permette di trascorrere qualche ora piacevolmente.

 

Sensualità: 

Recensione: 

Editing: 

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