Recensione “UN PASSO ALLA VOLTA” di KC Wells

 

 

 

 

 

La situazione economica di Jamie è un vero disastro, anche se non è colpa sua, e l’ultima persona che si aspetta d’incontrare per caso in biblioteca è un buon samaritano. Malgrado la sua iniziale diffidenza circa le vere motivazioni di Guy, Jamie capisce in fretta che il suo salvatore è un uomo buono e generoso che, dopo aver avuto fortuna nella vita, non desidera altro che aiutare qualcuno in difficoltà. Il fatto che l’uomo sia gay non è un problema visto che Jamie non è interessato… o almeno così pensa.

Guy è felice di poter aiutare Jamie e i due sembrano andare d’accordo, fino a quando la curiosità del ragazzo non trasforma la loro relazione e Guy si ritrova a guardarlo con occhi diversi. Quella che era iniziata come un’offerta d’aiuto diventa qualcosa di completamente inaspettato…

Questa recensione mi mette un po’ in difficoltà: ci sono alcuni punti, forse soggettivi, che non mi fanno impazzire e altri oggettivi che invece mi inducono a mettere per un attimo almeno il mio gusto da parte.

L’incontro tra i due protagonisti è sicuramente intrigante e casuale. Jamie è uno studente squattrinato che non ha soldi per pagarsi il college ed è costretto a fare 3 lavori, a discapito del profitto scolastico, ed è appena stato sbattuto fuori dall’appartamento in cui vive; Guy invece è un uomo nel pieno del successo, forte e indipendente, che dalla vita ha già avuto tutto: successo, matrimonio e relativo divorzio lampo, figli, amanti ecc. A questo punto il giovane non può fare a meno di accettare la generosa offerta di Guy che si offre di fargli da mentore e aiutarlo economicamente, dandogli perfino un tetto sulla testa.

Di racconti d’amore fra personaggi influenti e i loro allievi, anche se in questo caso Jamie non è propriamente un suo studente, sono piene la storia e la letteratura, da Socrate in avanti, anzi anche indietro, quindi l’originalità non è il forte di questo libro, ma possiamo passarci sopra.

Altro tema importante affrontato è la bisessualità o meglio, il non essersi ancora resi conto di essere maggiormente attratti dal proprio sesso, cosa che viene qui spiegata col fatto che Jamie fosse molto preso ed occupato da studio e lavoro, e a pelle mi sembra molto forzata. Posso capire se si sente attrazione ma, viste le convenzioni della società in cui viviamo, per paura di essere giudicati si finga di non esserlo e di vivere una vita basata sulla menzogna, ma che proprio un ragazzo di 20/22 anni ancora non se ne sia reso conto lo trovo parecchio difficile.

Per il resto la storia è molto dolce e delicata per la prima parte del racconto, densa di attenzioni e rispetto reciproco, di gesti d’amore genuini e disinteressati, mentre nella seconda parte è più ricca di passione e scene di sesso. Anche in questo caso avrei evitato i gadget da sexy shop tanto di moda, ma che un ragazzo “vergine” dubito che possa sentire la necessità di provare.

Al di là dei diversi pensieri soggettivi non sempre favorevoli, il libro ha parti molto belle e interessanti, inoltre è davvero ben scritto e quindi si legge piacevolmente.

SENSUALITA’

RECENSIONE DI

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