Recensione “Un Natale indimenticabile” di Trisha Ashley

 

 

 

 

Le cose non potrebbero andare peggio per Tabby. Non solo è stata accusata di un crimine che non ha commesso, ma ha anche perso il lavoro, pugnalata alle spalle da qualcuno di cui si fidava. Come se non bastasse, il suo ragazzo l’ha lasciata e si è pure sbarazzato del gatto. L’aiuto insperato arriva da un’adorabile anziana signora di nome Mercy, che ha il dono naturale di sapersi prendere cura delle persone in difficoltà. Per infondere a Tabby un po’ di autostima, Mercy le chiede di aiutarla a risollevare la sua impresa in crisi, la Marwood’s Magical, specializzata nella produzione di decorazioni natalizie. Per Tammy potrebbe essere l’occasione per lasciarsi il passato alle spalle, se non fosse che Randal, il nipote di Mercy, non si fida di lei e la considera un’approfittatrice. Riuscire a convincere quell’uomo affascinante ma severo della propria onestà potrebbe essere il miracolo di Natale di cui Tammy ha disperatamente bisogno. E chissà che un anno di disastri non possa, invece, finire in bellezza…


Il libro è iniziato bene, per poi proseguire molto lentamente e infine, finito troppo velocemente.

Forse così rende l’idea.

Dal titolo mi ero immaginata chissà quale storia, la trama dava maggiore spinta alla mia idea iniziale, i primi capitoli mi hanno portato l’entusiasmo ad un buon livello, poi la mia attenzione cala del tutto, il romanzo si amplia su argomenti che non danno nessun valore aggiunto alla storia, piuttosto l’appesantiscono, calando l’attenzione del lettore.

Così all’improvviso al primo gioco di sguardi tra i protagonisti, dove tu speri che il sogno decolla, ecco che l’autrice chiude subito la storia, l’ho finito per “questione di principio”, o forse speravo in qualche bel colpo di scena.

Un libro che aveva del potenziale, una bella storia di Natale, la possibilità di ripartire da zero, la voglia di famiglia, le origini, un palazzo del medioevo, un paesaggio che faceva da cornice, ma una storia senza una fine, o perlomeno la giusta fine.

Non do una stellina perchè l’autrice ha una bella scrittura, solo che questa volta, a mio avviso, non è entrata bene nella storia, e di conseguenza il lettore.

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