Recensione “Un giorno, sul treno” di K. C. Wells

 

 

 

Io sono etero. Quindi quando un ragazzo gay mi ha chiesto un appuntamento, perché mai gli ho detto di sì? E perché sono eccitato all’idea di rivederlo di nuovo?
Okay, ricominciamo da capo…
Per tutti i miei ventisei anni di vita ho sempre pensato di essere etero: sono uscito con donne, sono stato a letto con donne e sì, di tanto in tanto mi sono chiesto come sarebbe stato sperimentare con un ragazzo. Lo abbiamo fatto tutti, giusto? Almeno un paio di volte. Solo che non ho mai fatto altro che chiedermelo.
Eppure, dopo una conversazione con lui…
Non so ancora perché gli abbia risposto di sì. Non stava proprio flirtando con me, almeno non molto. Avevamo solo parlato e dopo mi aveva chiesto di uscire.
Okay, sarebbe stata una nuova esperienza. Potevo gestire il tutto. Ma se avesse voluto venire a letto con me?
Che dire? Sono nervoso. Sono confuso. E quella faccenda dell’essere etero? Sì, ci sto ripensando. Alla grande.
E non vedo l’ora che sia sabato per rivederlo di nuovo.

 

 

 

Hi readers Sale e Pepe,
Oggi parliamo del libro “Un giorno, Sul treno” di K. C. Wells tradotto da Quixote translations.

Inizio questa recensione con una curiosità svelata, all’inizio del libro, dall’autrice stessa, ovvero l’ispirazione da cui nasce questo libro.
La Wells racconta che questo libro prese forma nella sua testa dopo che aveva letto un post su Reddit del 2016, in cui un ragazzo etero diceva di essere stato invitato ad un appuntamento da un ragazzo gay mentre era sul treno.
Quindi questo è il suo modo di vedere, in maniera molto romantica, “cosa è successo dopo”.

La storia di Lee e Daniel è carina, dolce, delicata e toccante allo stesso tempo, specialmente nella prima metà, quella in cui tutti i dubbi di Lee, che per la prima volta prende coscienza della sua vera sessualità, diversa da quella che aveva sperimentato finora, vengono a galla.
Per lui è un momento di epifania, ma allo stesso tempo non lo è, perché andando ad analizzare i propri sentimenti si rende conto che l’interesse per il suo sesso era sempre stato lì, coperto dall’eteronormalità a cui la società lo spingeva.

 

“«Ci deve essere un motivo per cui gli hai detto sì così in fretta, quindi dimentica per un momento di essere etero e che esci solo con donne, e pensaci su. Hai sentito una connessione con lui?» Aprii la bocca per dirgli di no, ma la richiusi. C’era stato qualcosa, giusto? Quella… scintilla quando ci eravamo stretti la mano. Come mi ero sentito quando mi aveva guardato negli occhi. Deglutii. «Forse,» risposi con circospezione.”

 

Insomma, dopo un po’ di preoccupazione iniziale, Lee abbraccia il fatto di essere attratto da Daniel ed esplora la sua bisessualità, grazie anche a nuovi, e inaspettatamente anche a vecchi, amici. Si rende così conto che tutto ciò che sente è reale.

“Nello spazio di una settimana la mia intera visione del mondo era cambiata. Ciò che mi scioccava era quanto poco ci avessi messo per accettare quel cambiamento in me stesso. Magari, una parte della ragione stava nel fatto che quei pensieri e quelle sensazioni erano sempre stati lì, li avevo solo zittiti o forse ignorati. Tutto ciò che sapevo era che ero nervoso, ero ancora eccitato e non avevo la minima idea di cosa sarebbe successo.”

 

Non ci sono momenti di angst, dolore, lacrime, angoscia anzi in questo libro troverete un modo di vedere la bi-erasure parecchio easy, delicato anche divertente, ma mai tragico.
Anche il personaggio di Daniel è stato un supporto aggiuntivo a Lee; ha messo subito in chiaro di non voler essere un esperimento, ma allo stesso tempo gli è stato accanto passo passo.
Avrei preferito ci fosse anche il suo pov per rafforzare maggiormente il suo personaggio, che però, nell’insieme appare comunque abbastanza caratterizzato.

A circa metà libro, anche la restante tensione sparisce e tutto il libro va in discesa, anzi, passa a un piano molto più sensuale, che, se devo essere sincera, per quanto ben scritto, non mi ha entusiasmata.

Ammetto, per mio gusto personale, che forse la storia è TROPPO semplice: oggettivamente credo sia ben strutturata, ma manca di quel quid che mi avrebbe fatta emozionare leggendola.

Quindi, nel complesso ho pensato che fosse un libro carino ma un po’ deludente, perché vista la trama mi aspettavo davvero qualcosa di diverso.

È stata comunque un ottima lettura per trascorrere la giornata, anche perché si legge in pochissimo tempo.
Non la sconsiglio, anzi, se amate le letture romantiche, semplici e senza angst sono sicura che faccia per voi.
Però per me rimane ferma ad una sufficienza.

 

 

Giovanni

Loading

La nostra votazione

Pubblicato

in

da

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *