“ Matilde, dopo varie delusioni, non crede più nell’amore, ma c’é qualcosa in cui crederà sempre: il cioccolato! Lavora nel suo piccolo laboratorio, eredità della nonna, é la cosa che la fa più felice é creare cioccolatini dai gusti più particolari e vedere i suoi clienti felici. Ma quando Matilde entra in una libreria e incontra il volto affascinante di uno sconosciuto, la giovane cioccolataia sembra iniziare a seguire nuovamente i suoi sentimenti. Matilde riuscirà a ritrovare il misterioso libraio, le cose prenderanno una piega diversa, con un’enigmatico uomo di nome Jack? Matilde può contare solo sui propri nervi e sulla sua immancabile migliore amica Katy, per far fronte alle sfide che la sua vita romantica le pone davanti… E sulla prima, non é proprio pronta a mettere la mano sul fuoco! ”
Romanzo d’esordio di questa autrice italiana. Un romanzo dove si evidenzia maggiormente la dolcezza, non solo dal titolo.
Si parla di antiche ricette del cioccolato tramandate da nonna a nipote, di quell’affetto che scavalca ogni pregiudizio ed età.
La nostra protagonista coltiva insieme alla nonna il progetto di una cioccolateria, alla dipartita dell’anziana prenderà il sopravvento l’indole venale dei familiari nel voler vendere la “gustosa” attività.
Matilde ostinata sognatrice continuerà imperterrita a continuare l’attività arrivando alla resa dei conti e alla fine dei finanziamenti.
Entrerà in gioco anche l’amore e tra un cioccolatino e l’altro, Matilde inseguirà anche il suo sogno d’amore.
Non riesco a catalogare il libro, non è un chick-lit come mi era stato evidenziato, è un semplice rosa, breve e scorrevole, semplice e delizioso.
Una lettura veloce da poter affrontare in un brevissimo viaggio di ritorno su di un treno, a goderci tra le pagine gusto e amore.
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