Recensione “Troppo per me” di Ashley Andrews

 

Pensi che possa baciarti io, ora?» sussurrò fissandomi le labbra e accendendomi di desiderio. Mi sarebbe venuto da urlargli “Sì! Magari! Non aspetto altro”. Ma mi limitai a un: «Tantissimo.» Lui sollevò il viso e finalmente mi sorrise di nuovo sorreggendosi la testa col braccio: «Tantissimo cosa? Lo pensi tantissimo, posso tantissimo farlo o vuoi che io ti baci tantissimo?»

 

Glory Lowell non avrebbe desiderato altro nella vita che essere disinvolta come le altre e sperare un giorno di riuscire a lasciarsi abbracciare da un tipo meraviglioso come il ragazzo vestito di pelle nera alle prese col tirapugni. Simon Hogan dal canto suo non poteva certo immaginare di mandare fuori giri una ragazzina tanto giovane mentre sollevava il braccio verso l’asta graduata del punching ball. Ma la cicatrice bianca gli serpeggiò sulla spalla tortuosa come la strada diretta al suo cuore. E lui totalizzò il massimo del punteggio.

 

Logline

Una ballerina fragile e acerba deve vincere il saggio di fine anno per poter continuare a danzare. Ma nella sua scuola arriva, condannato ai lavori sociali, un tatuassimo veterano della guerra in Iraq.

 

Ecco, amo questo genere di storie, due tipi incasinati che insieme cercano di acquietare il caos intorno e dentro di loro.

Lei ballerina con mille complessi, lui reduce da una missione, cosa li accomuna? Non essere toccati.

E come può l’amore arrivare al cuore in altre forme che non sia il contatto?

La curiosità della trama mi ha fatto scegliere questo libro che ho amato davvero molto.

Glory è uno scricciolo di ragazza, Simon è alto e tutto muscoli ma insieme creano perfezione, una perfezione fatta di silenzi, di sguardi.

Dolcezza contro durezza.

Non è la solita storia d’amore leggera, ma coinvolge tutti i sensi e staremo lì in allerta a scoprire il prossimo passo e a sperare che quella carezza riscaldi i cuori troppo impauriti per amare.

 

 

firma Claudia

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