Recensione “Tornerò da te” di Arianna Di Luna

trama

Quando Viola ha diciassette anni, la sua vita tranquilla viene stravolta: per via del trasferimento di sua madre all’estero, deve lasciare Milano – dove è nata e cresciuta – e trasferirsi da suo padre in una cittadina sul mare.
Lì c’è una nuova vita ad attenderla. Le sue nuove amiche Flavia e Ruby, le giornate trascorse tra la scuola e la piazza principale della città, le feste e le lunghe nuotate al mare.
Sembrerebbe tutto perfetto se non ci fosse Andrea, un ragazzo bellissimo e misterioso che appare nei momenti più strani e che sembra detestarla. Viola vorrebbe non farci caso, ma la curiosità è troppa. Andrea si avvicina e poi si allontana da lei in un gioco crudele, sembra tenere in mano le redini del loro strano rapporto di amore e odio.
E ha un segreto enorme che non vuole rivelarle, un segreto per cui potrebbero perdere tutto, e anche l’attrazione disperata che provano l’una per l’altro potrebbe dissolversi come fumo.

recensione

Siamo in una cittadina del centro sud. O almeno così ho interpretato io, visto che siamo al mare, non troppo distanti da Roma ma abbastanza lontani da Milano, città natale della protagonista costretta a trasferirsi dal padre visti i numerosi impegni di lavoro della madre.
Viola è una ragazza come tante altre, anzi una molto alla mano, di quelle acqua e sapone e che non può non esserti amica. Timida, riservata, caparbia al punto giusto tanto da rincorre ciò che più la tormenta.
Andrea è un pianta grane, stronzo come quasi ogni ragazzo bello e adolescente che si rispetti. Ribelle, come è giusto che sia alla sua età, quasi un cliché vivente.
La storia di per sé può essere vista come l’eterno racconto già letto e riletto: lei timida e sfigata, lui bellissimo e tenebroso. Non dovrebbero stare insieme, lui continua a ripeterlo, ma non riesce a starle lontano. Lei lo sa che dovrebbe lasciarlo perdere, ma non riesce a staccarsi dai suoi pensieri. E così inizia questo fantastico calvario dove prima si odiano, ma si amano già in realtà e nessuno dei due lo ammette. Litigano e dopo si amano alla follia. E litigano di nuovo. Poi fanno la pace. Quando tutto sembra andare per il meglio ecco che scoppia il grande casino, immenso, che nessuno può risolvere. Ed ecco il lieto fine dove tutti vissero per sempre felici e contenti. E invece no, qui il lieto fine non si ha ancora perché lascia tutti con il fiato sospeso in attesa dell’uscita del secondo capitolo che io sto personalmente attendendo con ansia perché voglio sapere cosa succede.

Può sembrare da come ho scritto queste prime frasi che non abbia gradito il libro, invece è proprio il contrario. Nonostante la storia possa sembrare banale, è scritta talmente bene, con semplicità e lucidità, che non si può non apprezzarla.
Leggere le avventure di questi due giovani mi ha fatto venire voglia di tornare indietro nel tempo ai miei sedici anni, dove se ci penso bene, anche io era un adolescente piena di paranoie e che voleva vivere un’avventura e un amore che ti togliesse il fiato. Ma invece che fare la ragazzetta ribelle che si rispetti, io ero bella che rintanata in casa a leggere la Emily Bronte, sognando un Heathclliff che venisse a rapirmi e portarmi via per sempre.

E’ questo che fa la differenza nei libri che hanno lo stesso stampo alla base, il modo in cui essi vengono scritti, in cui si descrivono le cose, le sensazioni e i sentimenti che si provano.
Perché essere capaci di far trasportare una persona indietro nel passato e farle rivivere quello che ha provato anni indietro non è cosa da tutti, e questa scrittrice ci è riuscita in pieno.

Grammatica impeccabile, frasi concise, precise, limpide, pulite, belle.
Linguaggio più che perfetto per dei giovani e mai volgare. La semplice storia di una semplice ragazza e del suo semplice amore che come sempre a quell’età ti riempie il cuore di vita. Sarebbe bello che sentimenti, emozioni e sensazioni del genere si potessero continuare a provare anche andando avanti con l’età, invece gli adulti si dimenticano molto spesso di quel battito perso del proprio cuore quando vede la persona che gli piace, o delle farfalle nello stomaco che svolazzano e ti tolgono l’appetito.
Io per fortuna emozioni così riesco ancora a provarle ma perché non voglio smettere di amare.
Per chi non crede più nell’amore, per chi ha dimenticato il battito perso del proprio cuore, per chi ha ucciso quelle farfalle, per chi ha perso la speranza. Leggetelo. Perché è l’amore, quello pulito, sincero che fa tornare a vivere.

Consiglio vivamente questo libro, perché nella sua semplicità è bellissimo.

Recensione:

virginia

Editing:

pandora

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