Recensione “Ti racconto una storia” di Lidia Giudice

 

 

 

 

Ricordi e demoni affollano la vita di Nina. Lei, sarcastica e sorridente per natura, è cambiata, è tanto spaventata da Davide quanto ne è innamorata. È un riccio che tenta di difendersi dal dolore, punge con i suoi aculei chi le stai intorno, ma non ha mai dimenticato quanto è bello lasciarsi andare alla felicità. Non ha mai dimenticato Niccolò e il suo profumo di mare e vaniglia, i suoi ricci e il suo sguardo che si avvicina. Un amore giovane e insicuro, una rabbia pura e logorante. “Ti racconto una storia” è la storia di Nina e Niccolò. Di Nina e Davide. Dei 20 anni e dei 30 anni. È la storia di un sentimento, di una vita e dei mille sbagli che possiamo commettere, consapevoli che abbiamo sempre un modo e un motivo per risollevarci.

Questo romanzo parla di amicizia vera e amore, entrambi travolgenti, che arrivano quando meno te lo aspetti, con persone che non ti aspetti. È il caso che te li porta davanti agli occhi per finire dentro il cuore.

Ti racconto una storia” inizia con un prologo che ti fa già capire quanto amerai leggerlo, continua con una storia che ne racchiude tante e alterna Nina ventenne alla Nina trentenne. Ne cambiano di cose in 10 anni: a vent’anni hai il mondo nelle mani e inizi a creare un futuro che non ti aspetti, che speri non cambi mai. Sei in un mondo a parte, in cui puoi tutto e fai tutto. A trent’anni Nina si è riscoperta schiacciata da un passato che non riesce ad affrontare, a vuoti di memoria che l’aiutano a vivere il suo presente, ma non hanno niente di patologico. Non riesce a lasciarsi andare. Anche noi lettori sentiamo il suo peso e lo portiamo sulle spalle insieme a lei, tanto è pesante. Sappiamo che è successo qualcosa, ma non lo scopriamo fino alle ultimissime pagine, quando Nina è a un bivio: aprirsi al mondo o lasciarsi schiacciare del tutto.

Il libro è strutturato alla perfezione, i personaggi sono ben definiti e raccontano un storia nella sua interezza: stralci di vita vissuta da giovani ragazzi, ognuno ben definito nella loro bolla di sapone. Ognuno con una sua storia e insieme con una storia migliore.

Ho pianto e anche tanto. Mi ha regalato qualcosa che non mi aspettavo e mi ha lasciato qualcosa dentro, qualcosa che porterò con me come i ricordi, che restano, pur non essendoci più.

firma Claudia

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