Recensione “The forbidden rose” di Brianna Cove

 

 

 

Per la mia forza sono stato assunto a difesa del proprietario del night club del Blue Queen, in cui lussuria e bassi istinti sono pane quotidiano, e dove posso avere qualunque Rosa di Dubai.
Ma chi è quella sconosciuta dal capo velato, che mi ha fissato con due occhi di ambra prima di fuggire?
Quello sguardo intenso e misterioso assieme alle sue movenze sensuali hanno scatenato in me un desiderio selvaggio.
Sono Sean Cooper e, a costo di bruciare all’inferno, quella donna sarà mia.

Chi dice di amarmi ha costruito un impero con la menzogna e mi soffoca in un’infelice gabbia dorata.
Un incidente ha cambiato radicalmente la mia esistenza, ma adesso voglio tornare a sentirmi viva, e l’arrivo di quel londinese ha risvegliato la mia natura trasgressiva.
Mi chiamo Malika Rose, non sono libera di amare ma, sebbene tutto sia proibito e pericoloso, voglio quell’inglese fino a perdermi.

Un romanzo che nel suo piccolo mi ha lasciato sensazioni positive, anche se porta con sé i soliti cliché del romance, la storia l’ho trovata articolata, ricca di suspense e completa.

Il mistero della donna velata, dà quel surplus, la sua storia abbastanza complessa e i suoi segreti portano il lettore alla più completa attenzione.

Cosa nasconde la donna dal volto velato?

Il fascino del bad boy colpisce ancora, la sua indole di protettore, attrae come il miele per le api.

I protagonisti “subiscono” questa forte attrazione, la loro condizione off-limit, anziché frenare la voglia di conoscersi, alimenta quel sentimento irregolare.

Brianna è stata una scoperta, una mano inesperta ma ricca di particolari, acerba ma sicura di sé, un libro che come inizio promette bene e sinceramente non vedo l’ora di conoscere altri suoi lavori.

Brianna avanti tutta!!

 

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