Recensione “Terreno Pericoloso” (Serie Terreno Pericoloso Vol. 1) di Josh Lanyon

trama

Da tre anni gli agenti speciali del Dipartimento di Sicurezza Diplomatica Taylor MacAllister e Will Brandt sono amici e compagni di squadra. Ma dopo la notte in cui Taylor ha confessato i suoi sentimenti per Will, tutto si è complicato…

Taylor ha acconsentito ad andare in campeggio nell’Alta Sierra – nonostante detesti il campeggio – perché Will vuole avere l’opportunità di salvare la loro amicizia e la squadra. La gita si rivela un disastro fin dall’inizio, e le cose peggiorano rapidamente quando i due trovano un aereo precipitato e un paio di milioni di dollari di denaro rubato.

Con tre assassini che li inseguono, Will e Taylor sono su un terreno pericoloso, in lotta per l’amicizia, la passione… e la vita.

recensione

“Terreno Pericoloso” è un libro che si apre immediatamente con delle tensioni tra i due protagonisti, Taylor e Will, agenti speciali che sentono una forte attrazione sentimentale ed erotica tra loro.
Will è dilaniato tra il senso di colpa per non aver protetto Taylor, sopravvissuto a una sparatoria poche settimane prima, e la paura che una loro eventuale relazione, se scoperta dai loro superiori, mandi all’aria la loro collaborazione sul campo. Taylor, da parte sua, ha letteralmente perso la testa per Will. L’urgenza di dare una forma concreta a tutte queste emozioni nell’aria rende instabile la loro relazione e Taylor piuttosto difficile da trattare: il risultato è che ogni singolo argomento diventa motivo di litigio o discussione.

Decisi a chiarire una volta per tutte questa situazione, partono per un campeggio in montagna su proposta di Will, in una zona piuttosto isolata ed impervia, l’Alta Sierra. Proprio mentre sono in viaggio, intenti a litigare su qualsiasi sciocchezza, incappano nei rottami di un aereo. Sono presenti diversi cadaveri risalenti ad alcuni mesi prima e insieme ad essi vi è anche un bel bottino da 2 milioni di dollari, che immediatamente i due ricollegano ad un caso irrisolto di furto a un casinò.

La questione avrebbe potuto risolversi in fretta, riconsegnando il denaro, se non fosse che i nostri due protagonisti non hanno mezzi di comunicazione con cui mettersi in contatto con l’esterno e, contemporaneamente, tre criminali sono più che intenzionati a mettere le mani su quel bottino. E qui comincia la parte avventurosa e poliziesca del libro, fatta di scontri, pallottole volanti, nascondigli, notti all’addiaccio, terrore di perdersi e non potersi ritrovare più.
Ovviamente non vi racconto altro, ma posso dire che l’intero libro è piuttosto piacevole da leggere, anche se in diverse parti mette alla prova la sospensione dell’incredulità del lettore, visto che i nostri due agenti sono praticamente dei supereroi in grado di stringere i denti di fronte a dolore, fame, freddo, e qualsiasi altra difficoltà. Quindi, se si legge il romanzo senza pretesa di realismo, allora si ha di fronte un libro di avventura e sentimento, piacevole e leggero. Come sempre i dialoghi e le sfaccettature caratteriali dei personaggi (sia i protagonisti sia gli antagonisti) sono resi benissimo, e su questo punto Lanyon non delude mai.

La traduzione non è straordinaria, apparentemente fatta in fretta: sono presenti diversi refusi che danneggiano un po’ la scrittura scorrevole dell’autore.

Per quanto riguarda la confezione grafica del libro posso dire che trovo piuttosto bello l’insieme, con un certo gusto anni ‘90 come taglio dell’immagine, le luci, la fotografia e composizione tipografica. Davvero molto riconoscibile e, finalmente, niente facce in copertina. Una conquista! 😉

Potete trovare in questi giorni la versione kindle gratuitamente su Amazon.

Sensualità:

4 cuori rosso

Confezione:

4/5

Recensione:

Manuela

Editing:

FirmaClaudia

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