Recensione “Taxy Love” di Simona Friio

 

 

 

 

Una ragazza a un importante colloquio di lavoro. Un tassista che non conosce le vie di Milano. Un incidente di percorso. Un post agghiacciante su Facebook… ma alla fine tutte le strade portano al cuore.

 

Alice ha ventotto anni e un unico desiderio: fare carriera. La mattina del tanto agognato colloquio, però, tutto sembra andare storto. La pioggia torrenziale, i collant che si rompono, un ciclista distratto. Meglio prendere un taxi e porre fine agli imprevisti. Ma anche il tassista ci si mette: per individuare il percorso da seguire si affida a una vecchia copia di Tutto Città. Già, perché Lukas Klammer è un tassista per caso, non conosce le strade di Milano, odia lo smog, odia il caos, odia l’indifferenza delle persone indaffarate. Alice si sente morire – e vorrebbe ammazzarlo. Tra i due sono subito scintille, che si moltiplicano nel corso di successivi incontri a base di equivoci, battibecchi, malintesi e mezze verità. Ma quella che sembra la persona più incompatibile con noi può trasformarsi nell’alleato ideale per risolvere problemi spinosi. E anche in qualcosa di più.

Un centinaio di pagine o poco più, eppure mi ha donato il sorriso e il batticuore per il bello aitante con un accento tedesco e tassista improvvisato.

Lei perfetta, bella e giovane, donna in carriera e ambiziosa.

Lui con i monti nei suoi pensieri, pascoli e transumanze alle spalle, la voglia di libertà e di natura, zootecnico e appassionato di parapendio.

Un passaggio in taxi, uno scontro in seguito, una segnalazione su facebook e tutto si trasforma in battibecchi e malintesi.

“Incappata nel finto taxi di un maniaco.”

Scritto in terza persona, nelle vicissitudini dei protagonisti anche il fratello famoso giocatore di hockey darà il suo contributo per arricchire il libro.

Breve, scorrevole, frizzante con un finale da “lacrime agli occhi.”

Amore e protezione. “E’ come la coperta d’inverno che d’inverno ti scalda. E’ quel tè caldo in una giornata triste e fredda. E’ la coccola che non ti aspetti, ma che hai sempre desiderato. E’ anche in fiume in piena che ti travolge.”

ELEONORA

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