Recensione “Stolen 2” di J.D. Hurt

 

 

 

 

 

trama

Oggi so la verità. Oggi so che lei è innocente. Proprio come allora, come sei anni fa. Dovrei lasciarla al suo destino, desiderarne la felicità. Eppure il mio malanno è grande, pericoloso, un albero maestoso pronto a cibarsi di lei. Un’unica verità pulsa dentro l’anima: la riavrò. Non è una promessa, neppure una minaccia. È la certezza della vita.

Sono libera. Ogni petalo di Slave si è disfatto al sole di West. Sono pronta, decisa a combattere, determinata a sconfiggere il passato. Lo giuro: mai più sarò una schiava. Non ci sarà un secondo tempo della mia cattività. Oggi comincia la vita vera. Oggi nasce Shiloh.

Lei non sa chi sono. Si fida di me. Farò tutto ciò che è in mio potere affinché non scopra mai i miei segreti. Terrò saldamente fra le mani l’amore che ho rubato.

Andrew, Shiloh, West. Quando l’amore diventa ossessione.

 

recensione

Un libro bello e maledetto, solitamente i sequel non soddisfano mai quanto la novità, ma Stolen 2 è su un altro pianeta.

Di nuovo si intrecciano le vite di Shiloh, ex schiava -bambina di un diplomatico depravato, donna forte che cerca di riavere la sua serenità, Andrew, il suo fratellastro che la ama di un amore malato e che voleva renderla di nuovo schiava nel primo episodio della serie, e West, il fidanzato modello che nasconde il suo torbido segreto di mercenario del sesso.

Tutto si svolge su un altro piano, prima c’era l’odio compulsivo ora l’amore ossessivo di due uomini che vogliono la stessa donna e che non esitano a colpire basso pur di averla, infischiandosene delle sofferenze che il marcio svelato delle loro vite causerà sulla giovane perla ambrata.

Il contorno di falsi amici e veri nemici continua a tormentare il desiderio di riscatto di Shiloh, nessuna felicità sembra poterle appartenere.

Brevi attimi di speranza verranno pagati amaramente e con gli interessi, rendendo Shiloh sempre più dura e determinata, il suo istinto di sopravvivenza la fa da padrone sempre, nonostante tutto e tutti.

Un matrimonio difettato, una gravidanza rovinata, lutti, rivelazioni sconcertanti sulle sue origini: tutto si mette sulla strada della giovane messicana.

Un libro denso, nero come la pece, che fa sprofondare nelle inquietudini dell’animo umano, frasi pesanti di odio, cattiveria, intensità narrativa all’ennesima potenza. Ogni parola è scelta, soppesata e lanciata come una palla di piombo sul cuore del lettore che si trova spiazzato, commosso, rapito.

Nonostante lo abbia letto in pochissimi giorni ho dovuto prendermi delle pause fra una lettura e l’altra perché il malessere si impadroniva di me, ma subito il maligno mi richiamava per sapere se ci sarebbe stato finalmente un momento di pace e risoluzione per Shiloh.

A chi ama il noir e le situazioni psicologiche pesanti, questo libro darà immensa soddisfazione.

 

Recensione: FirmaLeChat

Editing: mandy

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Commenti

Una risposta a “Recensione “Stolen 2” di J.D. Hurt”

  1. Avatar Jd Hurt
    Jd Hurt

    Grazie ragazze!! In questo momento vi amo parecchio…. sappiatelo. Ok, scherzi a parte, recensione splendida. Mi avete commossa….Elena

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