Recensione “Spaccacuori” di K. A. Merikan

 

 

 

David. Cattolico. Gay. Deciso a tenersi al dito il suo anello della purezza.
Raja. Motociclista. Sgualdrina. Non rifiuta mai una scommessa.

David ha sempre cercato di essere il miglior figlio che i suoi genitori potessero desiderare.
Sempre in chiesa la domenica.
Sempre pronto ad aiutare in giardino.
Sempre impegnato a fare del suo meglio a scuola.
Misurato, corretto, innocente e gentile.

Ma nel profondo di lui c’è un desiderio piantato lì dal diavolo in persona, e quando un motociclista arrogante e con una boccaccia tremenda lo spinge a fare un passo troppo oltre, David non cade nell’abisso. Ci salta.

Raja è tutto ciò che ha sempre sognato, sogni a cui non ha mai osato dare voce. Più grande, pericoloso, un muro di muscoli con una presa così forte che David non può resistergli, non importa quanto ci provi.

Come presidente appena nominato di un club motociclistico sull’orlo della rovina, Raja ha un sacco di aspettative da soddisfare. Essere gay non lo aiuta certo a ottenere il rispetto dei suoi uomini. Lui ha i suoi modi per compensare, però.
Sempre il primo nelle risse.
Sempre a vantarsi delle sue conquiste sessuali.
Sempre pronto a scommettere.
Audace, tatuato, sexy e impenitente.

Dopo aver proclamato di poter conquistare qualsiasi uomo desideri, viene sfidato a rimorchiare il ragazzo dall’aria puritana che sta facendo tappezzeria a una festa. Raja non vede l’ora di togliere la verginità a quel ragazzo così innocente e carino. Ma quando scopre che è il fratello minore di un amico, la sua vita diventa molto più incasinata.

Perché l’unico uomo che dovrebbe essere off-limits è sempre quello più invitante?

Oh my God!

Un romanzo decisamente hot e dai toni piuttosto coloriti!

Una storia forte, “mascolina”, a tratti violenta, innegabilmente rude, ma dai risvolti più morbidi dalle tematiche profonde e retroscena complessi.

Non avevo mai letto i libri scritti dalle Merikan, e non conoscevo la serie Sex & Mayhem di cui Spaccacuori è il sesto volume.

Sarò sincera: generalmente preferisco i romanzi dalle sfumature più rosee e frizzanti, tipiche delle commedie romantiche; non amo leggere pagine e pagine di volgarità fini a se stesse, o capitoli interi di violenze, scommesse e ricatti … ecco perché, poco dopo aver iniziato questo libro, ero tentata di abbandonarlo seduta stante! Per fortuna non l’ho fatto, perché nonostante non abbia amato lo stile con cui è stato scritto, devo riconoscere che la storia merita!

Le vicende raccontate sono infatti accattivanti, intense e i temi trattati (omosessualità, solidarietà, amicizia, omofobia, moralità, legalità, ecc …) esortano alla riflessione.

I personaggi sono bene inquadrati nella loro totalità e i dialoghi rispecchiano le personalità cui sono attribuiti.

Attraverso l’incontro e l’evolversi del rapporto fra Raja e David (il primo, un uomo cupo, sfrontato, capo di un club di motociclisti invischiati in affari discutibili, il secondo un ragazzo timido, timorato di Dio, e ancora alla ricerca di se stesso), scoprirete un nuovo modo di raccontare l’amore in tutte le sue sfaccettature.

Consigliato a chi ama un genere narrativo forte, impudico e lontano da cuori e fiori. Suggerisco, inoltre, la lettura dei volumi precedenti.

 

 

 

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