Recensione “Sotto la superficie” di Ilari C.

 

 

 

Cristian è il famoso numero 10 della Roma City, e ha tutto quello che desidera a portata di mano. Il calcio gli ha permesso di pagare i debiti di suo padre, e il successo di assecondare il suo bisogno di attenzioni. Il calcio gli ha dato tutto, a patto di non rivelare la sua bisessualità.

Samir è un pugile franco-tunisino di successo che per diventare tale è dovuto sfuggire al controllo di un padre violento. Eppure vive ancora secondo i suoi contorti insegnamenti. Samir sa chi dovrebbe essere, per suo padre, per i suoi connazionali, per la stampa, ma non chi realmente è. Perennemente in bilico tra il suo istinto di autodistruzione e la sua voglia di riscatto, è giunto a un compromesso: lui degli uomini non si innamora e questo, pensa, basta a renderlo come gli altri lo vogliono. Quando Cristian e Samir si incontrano si dicono entrambi che è solo sesso.

Cristian vuole concentrarsi sul calcio e su suo figlio. Samir ci tiene a restare l’eroe nell’immaginario collettivo dei suoi connazionali, e gli eroi, gli è stato insegnato, non sono gay. Ma la pressione dei tabloid, la curiosità morbosa dei fan, e, soprattutto, ciò che agita i loro cuori, rischiano di frantumare le loro maschere. Cosa si cela davvero sotto la superficie?

Due sport dove la virilità è principio, dove essere etero è scontato, dove essere omosessuale è ancora un tabù, forse addirittura considerato inammissibile.

Così tra un incontro e una partita, tra due idoli di teenager, due ragazzi si conoscono e si scontrano con l’amore.

Un sentimento così delicato in quei ring così rudi, un sentimento che per decollare ha bisogno di ali forti e robuste, di coraggio, di uscire allo scoperto e di vincere la paura.

La prosa è così fluida e scorrevole che non ti accorgi delle pagine che scorrono, senti solo i sentimenti venir fuori dalle pagine, senti quei dialoghi dove vorresti essere il confidente per spronare il tutto.

Una scoperta piacevole, ultimamente i libri mm mi stanno regalando emozioni scontate in altre storie, ma così surreali e piacevoli in questi che ti innamori dell’amore stesso.

Lo consiglio vivamente, lo consiglio perchè vedi quell’amore venir fuori, far capolino nella quotidianità, dove anche la semplice carezza è magia.

L’intimità tra i due protagonisti non è descritta volgarmente, anzi sembra musica, ti senti trasportare dagli amplessi e sogni quei baci così dolci.

Complimenti.

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