Recensione “Snowflake, lascia che tutto accada” di Josy F. Roas

 

Erin Fletcher ha vent’anni, lavora come barista a Woodville, Alabama, e condivide un piccolo appartamento col suo migliore amico Jerry. Ha un dono speciale, un talento nel canto innato che si manifesta solo quando il locale è ormai semi-vuoto, e che rischia di essere sprecato. Già, perché soffre ogni volta che prende in mano un microfono, i ricordi di sua madre che ha preferito la carriera a sua figlia, riaffiorano, inesorabili, alla mente.

James Baker, venticinque anni, è un pilota della NASCAR e dopo la perdita del suo grande amore si è chiuso in se stesso. Non riuscendo a reagire, ha preferito concentrarsi sul lavoro trascurando tutto il resto.

I due, sebbene molto diversi, hanno un “freddo” dentro che li accomuna. E proprio una bufera di neve, che impedisce al ragazzo di proseguire il suo viaggio, li farà incontrare e travolgere da una passione irrefrenabile.

Ma così come in una gara automobilistica, la strada per arrivare al traguardo del vero amore è irta di ostacoli. Riuscirà James ad abbattere quel muro costruito intorno al suo cuore e a lasciarsi guidare, di nuovo, dai sentimenti?

Ed Erin, così dolce e testarda, riuscirà a far pace col suo passato tormentato?

 

La storia ha del bel potenziale, due cuori infranti con un bagaglio emotivo sulle spalle: lui perde il grande amore della sua vita, lei abbandonata dalla madre per la passione del canto, passione e talento che ha ereditato e che non riesce a far emergere a causa dei suoi demoni.

Un incontro inaspettato in un bar, la sua voce soave e armoniosa che invade il locale e la voglia di conoscersi è devastante.

Snowflake. Perché la sua voce era come l’incontro della neve con la pelle: fredda di primo impatto ma delicata quando ti soffermavi ad ammirare la sua vera essenza.

Lei, giovane e con tanti sogni nel cassetto, lui, pilota della Nascar, una strada non facile da intraprendere se il cuore è chiuso in gabbia.

La paura che blocca i battiti e il futuro incerto spezza le ali ai sogni.

Penso che, per come è stata impostata la storia, ci sarà un seguito, quindi, da un lato mi complimento con l’autrice per come ha condotto i protagonisti fino alla fine, dall’altro invece la critico perché non ha specificato da nessuna parte che ci sarà un seguito, quindi chi legge il romanzo crede che sia autoconclusivo.

Non ho amato particolarmente il carattere troppo testardo e impulsivo della protagonista, giusto per la sua età, odioso per me lettrice, non ho apprezzato il protagonista maschile che, più testardo di lei, faceva un tira e molla senza un perché.

Nel complesso è una storia carina, confido nel seguito.

 

 

firma Claudia

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