Recensione “Sinful – il sapore del peccato” di Anna J Scott e Flora A Gallert

 

 

 

 

Logan Davis è ora un uomo di successo, ma ha perso tutto ciò che conta nel momento in cui Mia Carter, anni addietro, ha deciso di lasciarlo.
È riuscito a buttarsi indietro il passato concentrandosi solo sul suo lavoro ma, quando anche questo sta per dargli il ben servito, è costretto a scendere a patti con la cugina di Mia e quindi con il suo passato.
Un matrimonio senza amore sarà la miccia che riaccenderà una passione e dei sentimenti che forse non sono mai stati messi a tacere del tutto.
Ma cosa ha dato origine a tanto dolore? Quale segreto sta nascondendo Mia?

Mia e Logan erano ancora ragazzi quando hanno capito di provare reciprocamente qualcosa di più di una forte amicizia.

Erano ancora ragazzi anche quando lui ha cominciato a prendere coscienza dei vantaggi ricavati dall’appartenere a una famiglia alto locata e lei ne sottolineava i difetti.

Ed erano sempre ragazzi quando Mia se n’è andata lasciando Logan dall’oggi al domani, senza una spiegazione.

Per anni hanno vissuto lontani; per anni hanno cercato di dimenticarsi a vicenda evitando d’inciampare l’uno nella vita dell’altro.

Logan ha nascosto il proprio dolore trincerandosi dietro a continui successi lavorativi e apparenze; Mia si è ricostruita una vita, ma…

Ma.

Perché Mia se n’è andata? Cosa l’ha spinta a lasciare Logan?

Devo dire che la storia meriterebbe anche 5 stelle, se non fosse, però, che tutto scorre troppo velocemente. Mi è sembrato, infatti, di leggere un romanzo ottimamente imbastito ma non sviscerato a dovere perché mancano del tutto gli approfondimenti.

Come si evolvono i fatti raccontati? Quali sono le reazioni dinanzi a certe rivelazioni? Cos’accade “nel mezzo” fra una scoperta e l’altra?

Anche i protagonisti secondari, che tra l’altro hanno un peso enorme nella storia, si appiattiscono man mano che si avvicina la fine del romanzo e improvvisamente sono lasciati “lì”, senza dare al lettore la possibilità di sapere cos’è successo alle loro vite, o che fine hanno fatto.

Anche il finale, piuttosto frettoloso, lascia molte domande in sospeso.

Peccato perché nell’insieme è un romanzo con del potenziale.

ELEONORA

Loading

La nostra votazione

Pubblicato

in

da

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *