Il Vice Questore Marco Gottardi ha avuto un passato importante nei reparti operativi della Polizia di Stato. Dopo aver vissuto sulla sua pelle la violenza della lotta alla criminalità si è ritirato a gestire un tranquillo commissariato romano. La sua esperienza e la sua capacità di gestione dei propri uomini non possono, però, essere sprecate. È a lui che i vertici del ministero degli Interni affidano il comando di una nuova unità: la Squadra Investigativa Crimini Efferati. La prima indagine in cui la Squadra sarà coinvolta riguarderà la morte di un regista cinematografico, forse collegata all’uccisione di un adolescente il cui corpo, orrendamente torturato, è stato ritrovato alla foce del Tevere. Nel corso della propria azione investigativa, la S.I.C.E. troverà un alleato, anche se non particolarmente gradito al Vice Questore Gottardi: un’organizzazione segreta denominata ARCO, i cui membri hanno deciso che il fine giustifica i mezzi e che quindi si può usare la violenza per far trionfare la giustizia.
Nel momento in cui ho preso tra le mani questo romanzo, avevo già intuito che l’impatto di questa lettura sarebbe stato probabilmente devastante.
La mia curiosità di lettrice però, ha sopraffatto la parte di me umana e fragile, mi sono fatta coraggio e l’ho letto.
Leggere è conoscenza e consapevolezza, poiche’ leggendo una storia si scoprono situazioni nuove, immaginarie, reali, fantastiche, paurose o divertenti e romantiche.
Dal momento in cui si apre un libro si diventa consapevoli di ciò che l’autore ci sta raccontando, mettendo la nostra mente davanti ad una realtà, quella della presa di coscienza di circostanze e situazioni che spesso sono lontano dal nostro immaginario, ma aimè molto vicine alla quotidianità che viviamo.
Questo romanzo mi ha fatto soffrire, mi ha spaventata, mi ha angosicata, ma tutte queste emozioni mi hanno fatto scatenare qualcosa nel cuore che nemmeno credevo di avere, così forte e accentuata dentro di me.
Ho ritrovato la mia dignita’ morale, etica, umana.
L’autore, di cui non avevo mai sentito parlare è stato eccellente nella descrizione degli eventi e delle situazioni thriller e polizIesche, ma ha raggiunto la perfezione nel raccontare delle emozioni e dei sentimenti dei protagonisti di questa storia, delle vittime, degli sciacalli, dei poliziotti, delle persone che in cuor loro sanno, eppure fingono di non sapere.
Lo stile letterario dell autore è fluido, coinvolgente e sconvolgente. Un romanzo forte, reale, che ci apre una finestra sul mondo dell’immigrazione che va al di là dell’integrazione delle guerre raziali al di là dei diritti umani.
Il mondo in cui viviamo mi fa terribilmente paura.
Il mondo in cui i bambini sono vittime senza voce, come se fossero delle bambole di pezza a cui puoi fare tutto, strappandogli l’anima, il cuore, la dignità ed il futuro è un mondo che dobbiamo assolutamente curare.
Un romazno che si legge tutto d’un fiato, che non puoi mettere giù fino alla fine, un romanzo che ti trafigge l’anima passando direttamente dal cuore, lacerandoti con la lama tagliente delle parole e che ti lascia un solco immenso ed inguaribile dentro.
Ci vuole coraggio per leggere questo thriller, ci vuole coraggio per non leggere questo romanzo.
Ci vuole un grande talento per riusicre a scrivere una storia così forte e dolorosa, ma sopratutto ci vuole amore.
Tutte le qualità di questo autore emergono riga dopo riga, pagina dopo pagina, indagine dopo indagine.
Questo è uno di quei rari romanzi che ti scuotono e ti risvegliano la coscienza.
Assolutamente da leggere
voto 5 stelle e aggiungo uno dei piu bei romanzi thriller polizieschi che io abbia letto in questi ultimi 10 anni.
RECENSIONE DI
EDITING A CURA DI
Lascia un commento