Recensione “Sei tutti i miei domani” di Carian Cole

 

 

 

Non puoi dimenticare il tuo primo amore. Il mio è un musicista perennemente in viaggio che è riuscito a guardare dritto nella mia anima. Sono passati quattordici anni ma non ho ancora dimenticato i suoi occhi, le cose che è riuscito a farmi provare. Ha mandato in frantumi tutte le mie certezze e i miei preconcetti. Ma mi ha anche spezzato il cuore. E quando la sua musica l’ha fatto diventare una star, ho continuato a esultare per lui. Come se fossi ancora la ragazzina innamorata di allora. Come se le nostre anime non avessero mai smesso di cercarsi

Carian Cole è ormai entrata a far parte della cerchia delle mie autrici preferite, conoscita per puro caso, innamorata del romanzo “Ti prego non lasciarmi andare”, ha la capacità di rendere ogni sua uscita un evento e ogni suo romanzo un capolovoro di scrittura e di storia.

Macini le pagine e non ri rendi contro della quantità assurda di pagine oltre 400 pagine per una storia che per la maggiorparte del tempo ti lascia con il respito spezzato, il cuore in tumulto e l’anima afflitta.

Amo la sua scrittura, amo le sue storie, tratta temi difficili, complicati e incasinati.

Qui si parla di un senzatetto, un musicista di strada e della ragazza perfetta della porta accanto, in questo caso la panchina di fronte.

“Lo sapevi che in Norvegia c’è un mito secondo cui se un uomo e duna donna vedono una coccinella nello stesso momento, si innamoreranno e staranno insieme per sempre?”

Beh la coccinella è riuscita a farli innamorati ma sullo stare insieme per sempre lì ha peccato parecchio.

Un amore nato per caso, tra le note di una chitarra, una canzone dedicata, una prima volta sotto ad un ponte sotto la pioggia, e un tira e molla che durerà anni e quell’epilogo che soffre, arranca e si declina.

“E poi sei arrivata tu, mi hai spezzato il cuore, sei quella che dovrei distruggere, custode del mio cuore.” Le frasi delle canzoni scaturiscono emozioni allo stato puro, ogni nota, ogni parola calibrata da un “bilanciere”, ogni frase ad effetto, entra dentro e sclafisce quel cuore innamorato.

Attesa, pazienza, lacrime, tempo e tempo che si accumula, non sentirsi degni, adeguati, puri, semplici, reali per lei, “Sporcherò anche te. E non si laverà via… L’unic Cosa che può farti del male qui, sono io.”

“Ho paura di svegliarmi il giorno seguente e non trovarti. – Prometto di darti più domani possibili… Ti amo come se non ci fosse un domani. Non dimenticarlo mai.”

Un domani che arriva presto, che lascia il gelo nelle vene, l’angoscia nel cuore, una vita in grembo e una solitudine da combattere.

Sconfiggere i propri demoni sconfiggere quell’uccello impertinente che bisbiglia, che istiga, che impartisce regole, che pone limiti e confini, che si fa beffe del cuore, che ti fa saltare nel buio.

Credere nel lieto fine, come nelle favole, forse questo sarà il vero abbaglio.

Struggente, reale, sconvolgente.

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