Recensione “Sei sempre stata mia” di Megan Maxwell

 

 

 

Mi chiamo Eric Zimmerman e sono un potente uomo d’affari tedesco. Sono sempre stato descritto come un tipo freddo e impersonale, che ama il sesso senza amore e senza impegno. Durante un viaggio di lavoro in Spagna ho incontrato una giovane donna di nome Judith Flores. Mi ha fatto ridere, mi ha fatto cantare, mi ha anche fatto ballare, cosa a cui non sono per niente abituato. Quando ho capito che ero coinvolto molto più del dovuto, mi sono allontanato da lei. Ma poi sono tornato, perché Judith mi attrae come una calamita. Da quel momento in poi abbiamo iniziato a frequentarci. Le nostre parole d’ordine: fantasia ed erotismo. Le ho insegnato ad abbandonarsi alla passione in un modo che non aveva mai immaginato.

Eric e Judith nel cuore, dal loro primo incontro al loro lieto fine, sospiri, rabbia, dolore e passione.

Quindi volevo leggere ancora di loro, volevo sapere cosa Megan avesse avuto in mente nel quarto volume, la mia curiosità era alle stelle.

La versione di quest’ultimo capitolo è l’intero pov maschile che descrive e ci fa vivere quell’amore già raccontato.

A mio avviso non dà molto rispetto ai capitoli precedentemente scritti e amati, solo una versione maschile di pensieri e fatti, ci sono tradimenti che non erano stati menzionati e troppo sesso.

Non so perchè l’autrice ha voluto scrivere quest’altro capitolo, ha tolto molto alla storia tanto amata.

Rivivere quei momenti, attraverso gli occhi di Eric è stata una discesa di sentimenti, non c’è stata una enfatizzazione dell’amore, anzi.

Mi dispiace perchè la storia d’amore era da 5 stelline, ma questo divulgarsi e ripetersi ha deprezzato il tutto.

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