Recensione “Segni d’intesa” di Keira Andrews

 

 

 

Il nuovo esordiente dalla testa calda ha bisogno di disciplina. In campo e fuori.

Il lanciatore Nico Agresta vuole dimostrare a tutti i costi di essere all’altezza del padre e seguire le sue orme nel baseball. Sa bene che non può soddisfare i suoi veri desideri fin da quando, da adolescente, aveva una cotta per il compagno di squadra del fratello maggiore. Suo padre l’ha detto chiaro e tondo, non c’è posto per i gay nel baseball, ma se Nico riuscisse a vincere il premio Rookie of the Year come il padre e il fratello forse potrebbe dimostrare il contrario.

A 34 anni, il ricevitore veterano Jake Fitzgerald non vuole altro che portare a termine contratto e carriera. La squadra in cui gioca non ha grandi possibilità di arrivare ai playoff, ma che importa? Jake ha perso la passione per il baseball e per la vita da quando ha allontanato l’uomo che amava e ha giurato a se stesso che non si sarebbe fatto spezzare il cuore una seconda volta.

Ma all’improvviso arriva il cambio di squadra, e da veterano dietro il piatto gli viene chiesto di affiancare il nuovo, promettente lanciatore. Per Jake è una vera sorpresa scoprire che il ragazzino smilzo che conosceva un tempo è diventato un uomo davvero attraente. Ma Nico, così chiuso in se stesso, si dimostra una vera testa calda nella sua ricerca della perfezione, e Jake dovrà insegnargli la pazienza e il controllo sul monte di lancio.

Quando la tensione tra i due esplode in camera da letto, Nico e Jake impareranno quanto si può rischiare per amore.

Hi lettrici e lettori Sale e Pepe, oggi vi parlo del libro “I nostri segni”, di Keira Andrews, sport romance che non potevo non leggere, incuriosita ed attratta dalla age gap, anche se non enorme, tra i protagonisti.

Inizio col dire che la storia è davvero molto dolce, non ha deluso le mie aspettative, anzi ho trovato la costruzione molto buona e senza buchi di trama, unica nota che forse mi ha un po’ infastidita? L’estremo dettaglio sulla parte sul baseball, che in Italia non è conosciuto come sport per cui mi sono trovata proprio in un mondo nuovo e che non avevo mai incontrato prima e per questo ho avuto qualche difficoltà a capire tutto, ovviamente qualche ricerca su internet mi ha chiarito la situazione è questo rimane un aspetto negativo assolutamente soggettivo.

Per il resto è un testo assolutamente dolcissimo, ma mixato con scene di sesso, un soft bdsm molto sensuale e hot. Questo aspetto mi è piaciuto molto sia per l’abilità descrittiva che per il sentimento che permeava ogni gesto fra i due, infatti Nico è uno di quei personaggi che nella sottomissione trova la sua libertà dalla vita perfetta e dalla tensione che gli altri e lui stesso gli impongono tutti i giorni.

“«Voglio essere giusto,» sussurrò. L’altra mano di Jake si sollevò per accarezzargli la guancia. «Lo sei. Sei bellissimo.»”

Jack, invece, vive la dominazione come un’esperienza di aiuto verso l’altro, che è una delle sue caratteristiche o meglio una sfumatura del suo carattere, per cui trova in questa pratica una gratificazione anche per se stesso, in pratica l’uno nell’altro riescono ad avere quello che desiderano, un porto sicuro, un punto fermo, qualcuno da desiderare, amare e proteggere.

“C’era qualcosa di inebriante quando una persona si metteva nelle sue mani.”

Mi sono trovata davanti a due uomini con la stessa solitudine e con la stessa diffidenza verso l’amore, l’uno ferito dalla famiglia, l’altro dal primo amore. Entrambi, seppur per motivi diversi hanno costruito intorno al loro cuore delle porte corazzate per proteggerlo e guarda caso l’uno aveva la chiave per aprire e liberare il cuore dell’altro.

“La vita di Jake era stata fatta volare di nuovo fuori dall’area di gioco ma, in compagnia di Nico, era un fuoricampo bellissimo.”

Nella seconda metà il testo il ritmo accelera un po’ ed invece è proprio il momento in cui avrei voluto qualche approfondimento maggiore perché credo che sia la parte più importante o che avrebbe dovuto avere più impatto, ecco perché perde una stellina sulla mia valutazione.

Rimane una lettura davvero bella che consiglio assolutamente, soprattutto a chi ama gli sport romance e non disdegna un po’ di soft bdsm.

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