Recensione “Se Soltanto” di Dawn Blackridge

 

 

Tutti possono sbagliare, ma ci sono errori che possono costare più caro di altri, errori irrimediabili che segnano per il resto della vita. Byron Collins ne ha commesso uno così e le conseguenze disastrose sono impresse a fuoco nella sua anima. È una ferita che non potrà mai
rimarginarsi.
Tennyson Hale vive per il suo lavoro, accontentandosi di fugaci momenti per scaricare la tensione, senza conseguenze, senza futuro. Tutto questo fino al giorno in cui, in una galleria d’arte, incontra Byron, e da quel momento le vite di entrambi cambieranno.
Potrà Byron finalmente perdonarsi per quello che ha fatto?
Potrà Tennyson finalmente aprire il suo cuore all’amore?
Potranno questi due uomini avere un futuro insieme?

 

 

Hi lettrici e lettori Sale e Pepe,

Oggi vi parlo del libro “Se Soltanto” di Dawn Blackridge, edito da Triskell edizioni. 

 

Questa è la prima volta che leggo qualcosa di questa autrice, ma ne avevo sentito parlare piuttosto bene, per cui, da amante dell’angst e dell’hurt/comfort, non potevo resistere a questa storia. 

 

Purtroppo, però, non mi ha conquistata al 100% rispetto a ciò che mi aspettavo, l’ho trovata un po’ troppo “superficiale” sotto certi aspetti. Mi spiego meglio, i sentimenti che spiccano sono sì quelli di dolore, tristezza e senso di colpa, ma non sono approfonditi come mi sarei aspettata, tutto va molto veloce e quindi, seppur la storia tratti delle tematiche molto importanti (legate sia ai due protagonisti che ad alcuni personaggi a loro vicini) non le analizza tutte, per cui, leggendo, non ho trovato l’intensità che avrei voluto. 

 

In particolare, tra le cose a cui mi sarebbe piaciuto fosse dedicata una maggior attenzione, c’è il “cambio” di pensiero di Byron, un’epifania molto repentina, comprensibile e giusta, certo, ma visto il tormento che il protagonista stava/sta provando, anche un po’ affrettata. 

 

Comunque, a mio parere, tra i due protagonisti è proprio Byron a essere  caratterizzato meglio, seppur con qualche pecca (come dicevo). Fa un percorso molto bello durante il libro, una trasformazione che lo porta verso la felicità, attraverso il perdono e l’amore. Mentre, per quanto riguarda il personaggio di Tennyson, l’ho trovato meno riuscito, un po’ più “fumoso”, perché anche su di lui una maggior attenzione non mi sarebbe dispiaciuta, soprattutto su alcuni aspetti personali e non legati alla relazione con Byron. Insieme, però, non posso dire che mi siano dispiaciuti, anzi, la loro è una storia estremamente romantica, in cui l’amore puro è visto come qualcosa che spinge verso la rinascita e a iniziare a vivere di nuovo. 

 

Anche i personaggi secondari sono caratterizzati in maniera semplicistica, alcuni sono proprio solo accennati e/o inseriti ad hoc per aiutare/sostenere (o contrastare) Byron e Tennyson. 

 

Insomma, come dicevo, purtroppo  mi è sembrato tutto veloce e di conseguenza un po’ semplice, per cui anche se la storia di base è molto bella e trovo impossibile non provare qualcosa leggendo e non affezionarsi almeno un po’ a loro, allo stesso tempo non ho trovato ciò che mi aspettavo e il mio cuore romantico stavolta non si è sciolto del tutto.

 

Consiglio comunque questa lettura, se volete un libro breve, ma allo stesso tempo dolce e romantico e con un pizzico di tristezza, la storia di Tennyson e Byron può fare per voi. 

 

 

firma Claudia

 

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