Recensione ‘’ Se avessi un cuore ’’ di Jay R. Law

 

 

 

 

 

 

 

Emily Moore è una ventenne del Mississippi che si è trasferita a Stowe, nel Vermont, per scappare via dagli spettri del suo passato. Tuttavia, il suo passato non vuole lasciarla andare via e la trascina in un profondo abisso dal quale sembra impossibile venire fuori. Anche se cerca di farlo in tutti i modi, soprattutto con una cosa in particolare: il suo Revolver.
Sul suo percorso, Emily incontra Clayton Carver, un giovane broker del Connecticut che le fa la corte e, quando si accorge dei problemi di Emily, fa di tutto per aiutarla. Alla fine, quando sembra che il peggio sia passato, un altro evento rimescola le carte in tavola.

Emily Moore da giovane ha fatto un errore, chi non li fa? Tutti siamo convinti che gli anni giovanili siano il solo aspetto fondamentale della vita. Ognuno cerca di viverli con intensità e cosi ha cercato di fare lei. Purtroppo per via di un amore finito male la sua vita va in pezzi e così si trasferisce a Stowe. Ma come viene detto nel libro, trasferirsi in una città simile è solo un tentativo di fuga. Fuga dai ricordi e dalle spiacevoli sensazioni. Da demoni che possono prendere il sopravvento.

Ho apprezzato l’immersione nella mente dei due protagonisti, martoriati da dolori talmente forti da condizionare in pieno la loro vita. Anche se ci sono piccole stonature nei loro caratteri.

Sia Emily che Clayton hanno dentro degli abissi di dolore che cercano di inghiottirli e di risucchiarli. Ma nel contempo, guardandosi a vicenda, si ritrovano a osservare qualcuno che forse potrebbe riempire il vuoto.

Una lettura piacevole che però ha piccoli nei nello stile che intaccano il tutto.

Interessante il finale.

Recensione: 

Editing: 

 

 

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