Recensione “Ritroviamoci alla fine del mondo” di Angelica Romanin

 

 

 

Le cose sembrano proprio andare male per Martina.

Abbandonata, licenziata e sfrattata, è costretta a tornare nella casa materna, dove ad attenderla, smaniose di risolvere tutti i suoi problemi, ci sono una madre catastrofista, una nonna diabetica con la mania dei dolci e una sorella piantagrane.

Ma fuori casa non va tanto meglio.

L’amica del cuore l’affligge con le sue disgrazie amorose, il giardiniere superdotato di mamma la perseguita, e ogni lavoro che intraprende sembra destinato a fallire. E, come se non bastasse, quando credeva di avere trovato finalmente la sicurezza in un nuovo amore, ecco comparire un naturalista sexy a scombinare tutti i suoi piani!

A complicare il tutto, aggiungiamo un’estate che più piovosa non s’era mai vista, un inverno da brividi e un bel terremoto primaverile.

La natura, così come la vita di Martina, sembrano impazzite, e lei si ritrova a fare i conti con le proprie insicurezze e le proprie paure, consolata unicamente dalla consapevolezza che peggio di così non potrà proprio andare.

O forse sì, visto che siamo nel tanto atteso 2012, l’anno designato dai Maya per la fine del mondo…

Da una profezia dei Maya, un romanzo scorrevole ma non esilarante, ahimè.

Non sono entrata in sintonia con la protagonista, traditrice seriale, a mio avviso, perennemente con il piede in due scarpe, innamorata fin troppo dell’amore stesso ma ignara e incapace di innamorarsi dell’essere umano.

Il libro si apre con la scoperta del tradimento da parte del fidanzato storico, la sua apatia verso la vita, giornate anonime senza un futuro, senza lavoro, immersa dentro al tunnel della “depressione”, chiamiamola così. Poi, leggendo, si scopre che lei a sua volta lo tradiva da tempo con il giardiniere, da qui le sue avventure con il giardiniere, persona con un QI pari a 0 e un’altra avventura iniziata per puro caso. Sarà amore? BOH.

Pecca anche nei dialoghi, troppo sempliciotti e infantili. Mi dispiace veramente perché dopo aver letto 300 pagine cercavo disperatamente qualcosa a cui appigliarmi per dare almeno la sufficienza.

Considerando che, di norma, amo le commedie romantiche e soprattutto i chick-lit, non so se sono stata io in questo caso a non aver capito il libro e non trovarmi in sintonia con la protagonista o sono gli altri (ho sbirciato e ho meditato parecchio su altre recensioni) ad aver dato cinque stelle per un libro che ha parecchio su cui lavorare.

La fine del mondo? Viene ricordata alla fine con la profezia Maya.

firma Claudia

Loading

La nostra votazione

Pubblicato

in

da

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *