Recensione “RITRATTI DI TE” di Leta Blake

 

 

 

 

 

Crescere come un ragazzo gay non è facile. Crescere come un ragazzo gay a Knoxville, in Tennessee, è ancora più difficile.

Il diciottenne Peter Mandel, all’ultimo anno di una scuola privata – classe 1991 – è appassionato di fotografia. Peter non ha molti amici e preferisce scattare foto rimanendo in disparte, nascondendo la sua omosessualità.

A un certo punto compare sulla scena Adam Algedi, un ragazzo affascinante e sofisticato, che non vuole etichette ma vuole Peter.

Incapace di credere che un ragazzo stupendo come Adam voglia proprio lui, il nerd allampanato, Peter viene trascinato in un viaggio alla scoperta del primo amore e del sesso.

Ma quando la loro rete di bugie si stringe sempre di più, riuscirà Peter a trovare la sicurezza necessaria per prendere la decisione giusta? E la sua cotta per Daniel, un amico del college, aprirà una nuova strada?

Mamma mia quanto mi ha fatto arrabbiare questo libro!!

In genere leggo storie d’amore, commoventi o travagliate, romantiche o passionali, ma mai avevo letto una storia simile. Ancora mi fa male al cuore.

Peter è il classico ragazzino timido e sfigato. Vive in un paese del sud pieno di pregiudizi, è stato costretto a cambiare scuola dopo il quarto pestaggio e infinite prese in giro e sbarca nella scuola privati più prestigiosa della zona.

L’incontro con l’affascinante Adam gli cambia la vita. Adam è bellissimo, ha vissuto intensamente in giro per il mondo, ha fatto diverse esperienze, sia con donne che con uomini, è forte e sicuro. Tutto l’opposto di Peter. Per questo Peter non capisce cosa possa vederci uno come Adam in lui.

Nasce subito una forte amicizia che sfocia presto in qualcosa di più profondo e anche di più fisico. Peter viene trascinato in un viaggio alla scoperta dell’amore, del sesso, dell’alcol e forse anche di se stesso. E’ un battesimo con il fuoco, verso la vita che fino a quel momento non aveva vissuto a pieno, ma ben presto diventa anche un viaggio fatto di bugie, di sofferenza e di rimpianti quando la sicurezza di Adam si scontra con la realtà. Non vuole venire etichettato, non ha il coraggio di mostrare agli altri quello che realmente è, che sente, che prova.

Peter è costretto a subire un’altra persona fra loro, una ragazza, che possa mantenere quella maschera di ragazzo “normale” che pretende Adam. Ammetto che ho odiato questo ragazzo da metà libro in avanti. Posso capire la paura, il bisogno di una vita serena e normale, ma questo non a scapito di altri, non di chi si giura di amare, questo non lo riesco ad accettare. Sono un’idealista e sopra certe cose non posso passare. Non si può infliggere un dolore così grande ad un ragazzino, non lo si può guardare negli occhi, dirgli che lo si ama, fare l’amore con lui e poi tradirlo per salvare le apparenze.

Il finale mi ha aperto uno spiraglio di fiducia, forse un nuovo amore, o una nuova strada per Peter, ma dovrò attendere il seguito per averne la certezza.

Bello, complicato, duro, cattivo, un altro aspetto del mondo MM, dei tanti, troppi, problemi legati ai pregiudizi e alla mancanza di accettazione dei diritti degli altri in un mondo ancora troppo chiuso.

Da leggere assolutamente!!!

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