Recensione “Restiamo amici” di Bruno Burbi

 

 

 

 

Alessandro è un pediatra in crisi. Suo figlio sta diventando grande, gli amici di sempre sono sopraffatti dai problemi quotidiani. La sua vita è diventata monotona. Ma una mattina arriva una lettera che cambierà tutto per sempre: a scrivergli è Luigi, il suo migliore amico, che vive da anni in Brasile. E la sua è una richiesta d’aiuto. Alessandro prende allora il primo aereo e lo raggiunge, ma all’arrivo scopre che l’amico lo ha ingannato e ha in mente un assurdo piano in cui intende coinvolgerlo… Il piano prevede che Luigi muoia, che riconosca il figlio di Alessandro come proprio e che erediti così tre milioni e mezzo di euro su cui altrimenti non potrebbe mai mettere le mani. L’avventura per riportare in Italia la finta salma di Luigi ha presto inizio e si trasforma per Alessandro in un’occasione per ritrovare la leggerezza che pensava di aver perso. Ma tutti quei soldi fanno gola a molti…

Ricco di dialoghi e di riflessioni del protagonista, il libro si presenta molto scorrevole, letto in poche ore, è un mix di amicizia, una sorta di “thriller”, intrighi, bugie, una corsa per un’eredità, una morte presunta, figli illegittimi.

Un libro che dà valore al sentimento dell’amicizia, Alessandro e Gigi, amici eterni, distanti per ragioni di lavoro o di famiglia, si ritrovano dopo anni per inscenare un assurdo piano.

Fresco e frizzante, la lettura ti accompagna in questo mondo di “giovani fin troppo cresciuti”, di amicizie fatte di scherzi, di racconti, di momenti unici e irripetibili.

L’amicizia, uno dei sentimenti più puri che esistano, anche se molte volte sembra un sentimento “architettato”, preparato.

“Lo avrei aiutato. Non per amicizia o per denaro: l’avrei fatto per me, per riprovare a vivere pienamente. Che cosa avevo da perdere?”

Un libro che ha un bel ritmo, molto scorrevole, un inno all’amicizia.

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