Recensione “Questo indomito cuore”- O’Malley Saga Vol. 4 di Bertrice Small

L’abilità politica di Skye O’Malley, frutto della sua intelligenza e bellezza, è richiesta dalla Regina, per una delicata missione d’oltremare volta a destabilizzare i rapporti tra Spagna e Portogallo. Skye e il marito Adam di Marisco partano per il lungo viaggio e lasciano sola la figlia Velvet, quindicenne, tanto bella quanto testarda. Per sottrarsi a un vecchio patto di fidanzamento con un uomo che non desidera, Velvet si rifugia alla corte di Elisabetta, sua madrina. E l’amore, beffardo, ne fa la sua preda legandola all’uomo che con tanta ostinazione aveva rifiutato. Velvet sembra ora ripetere tragicamente le orme della madre: perso lo sposo adorato, finisce schiava nell’harem del Gran Mogol che le insegna nuove raffinatezze amorose, la fa sua sposa e la rende madre… fino al ritorno di Skye che riporta la figlia verso il suo vero destino. Bella, spregiudicata, forte e arrendevole insieme Skye ha acceso la fantasia di quanti l’hanno seguita nelle sue avventure; qui finisce il racconto, ma il suo fascino continua…

“Per godere le gioie dell’amore non era necessario essere innamorati. Ma il sesso senza coinvolgimento sentimentale era lussuria, e lei dunque era una femmina lussuriosa?”

Anche se il libro è iniziato un po’ lentamente e contiene più informazioni storiche e descrizioni di tessuti di quanto potrebbero essere necessario, una volta entrato in questa storia d’amore, l’ho trovato avvincente.

Il suo stile di scrittura è unico, pieno di descrizioni dettagliate degli eventi, alcune ripetute in varie conversazioni e una discreta quantità di aneddoti intrigante.

Sicuramente mi ha fatto conoscere molto sulla storia del secolo XVI e su episodi a me sconosciuti, come la minaccia dell’Armada spagnola all’Inghilterra. L’ambientazione molto curata mi ha fatto entrare a pieno nell’avventure descritte.

Il racconto si basa su un triangolo amoroso in cui l’eroina deve scegliere tra due cretini. Entrambi l’hanno delusa, ed entrambi la tradiscono.

Sicuramente le parti migliori del libro sono legate all’eroina Velvet de Marisco Gordon, una ragazza dapprima viziata e testarda, che mano a mano che la storia si evolve, matura e si trasforma in un personaggio ammirevole e forte. Adoro quanto sia decisa quella ragazza, come ha affrontato le sfide della vita.

Le figure maschili, invece, sono superficiali e per lo più codardi. Mi ha molto infastidito la parte in cui la madre ride sapendo che il re francese ha violentato sua figlia.

Comunque, se ti piacciono i libri con un personaggio femminile forte, il romanticismo frizzante e l’Inghilterra elisabettiana, non lasciartelo scappare.

 

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