Recensione “Quell’Ombra Ricorrente” di Matteo Eraldo

 

 

 

Un ragazzo finisce — per sbaglio — in manicomio, dove la sua esistenza inizia a essere tormentata dal dolore. Riesce a uscire da esso in uno stato apparentemente stabile, purtroppo però la sua vita è irrimediabilmente pervasa dal dolore emotivo e la sua anima sembra in uno stato perenne di decomposizione.

“Vuole morire, ma non riesce a farlo, poi cambia idea, vuole vivere, ma sta per morire.”

Un libro dentro il quale senti il crack del cuore e la sensazione di perdita ed impotenza che ti invade.

Un’infanzia dolorosa quella del protagonista chiuso in clinica fin da piccolo, per disabilità mentale, con un mostro da sconfiggere tra i ricordi.

Ripercorriamo il suo passato attraverso i suoi ricordi, poche pagine che sanno di vita e di morte e, proprio quando ci cerca di ricominciare a vivere, ecco che la vita cede il passo alla morte.

Passato, abusi, droga, un nome fisso e ripetuto all’infinito, Sara, e la vita che viene meno.

“È proprio nel momento in cui speri, che inizi dolorosamente a morire… Io volevo vivere, dissi. Io volevo morire pensai.”

Una doppia personalità, pensieri confusi, ricordi che assillano e una sola ed unica soluzione.

Il libro si presenta con un buon ritmo, il profilo psicologico del protagonista è ben piazzato nel testo e la scorrevolezza della storia aiuta a “digerire” il tema trattato.

Una bella scoperta questa lettura, letta per puro e semplice caso in un semplice pomeriggio libero, un’ora o poco più da dedicare e la storia riesce ad entrarti dentro.

Complimenti.

firma Claudia

Loading

La nostra votazione

Pubblicato

in

da

Tag:

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *