L’amore che sfida inganni e menzogne
Porzia, figlia illegittima abbandonata di un nobile, detesta gli uomini blasonati e libertini. Il suo passatempo preferito? Derubarli e umiliarli. Per questo la proposta della marchesa Moresco, sua nonna, è irresistibile. La donna forse non è disposta a riconoscerla, ma vede in lei la persona giusta per aiutare la sua vecchia amica Orsolina a Lagoscuro. Porzia si presenta così da lei nei panni della perfetta nobildonna. Il suo compito è chiaro: conquistare la fiducia di Gherardo Vedelago, il nipote scapestrato di Orsolina, e ricondurlo sulla retta via. A una sola condizione: non lasciarsi sedurre, non cedere al desiderio e, soprattutto, non illudersi di poterlo avere per sé. Ma le scintille tra loro accendono subito il fuoco della passione, bruciando segreto dopo segreto. Gherardo nasconde però qualcosa di inconfessabile, che potrebbe raggiungerli prima ancora della verità…
“L’emozione che la scosse fu meravigliosa e profonda, degna di quella fiaba d’amore che aveva sempre sognato, confondendola per un castello”
Porzia, figlia illegittima di un nobile e di una lavandaia, ha imparato a farsi valere fin da quando era bambina; la sua vendetta nei confronti dei nobili viziosi continua anche quando trova un’alleata, la nonna paterna, la marchesa Moresco.
Nelle cure della nonna si nasconde un secondo fine: Porzia dovrà tornare in Piemonte nella tenuta di Lagoscuro, per redimere Gherardo, un ragazzo irresponsabile e convincerlo a diventare un uomo retto, ma Porzia troverà una situazione ben diversa da quella che si aspettava.
Un romanzo molto intrigante da leggere tutto d’un fiato. La trama è molto ben costruita, con una storia che non si limita a scene d’amore ma che mescola omicidi, bugie e intrighi.
Mi sono affezionata al dolce e coraggioso Gherardo, che nasconde un doppio lato rivoluzionario ed eroico dietro a una facciata spregiudicata.
“Accavallò le gambe, per assumere una posizione noncurante. Peccato che avesse ancora davanti agli occhi quella visione: pareva danzargli sotto le palpebre anche se le abbassava. Accavallò le gambe dall’altra parte. Nessun miglioramento. Ogni posizione pareva scomoda, per via dell’eccitazione che non accennava a placarsi.”
Bella e centrata l’idea di scegliere un’ambientazione tra la Repubblica Elvetica e il Piemonte, ancora sottomesso al governo dei Savoia, anche se ogni tanto mi dimenticavo in quale periodo storico i personaggi si muovevano.
“A Lagoscuro ogni cosa sembrava tetra, persino gli odori muschiati e terrosi che ricordavano l’umidità. Il lago si intravvedeva tra il bosco ancora rado ed era grigiastro, plumbeo. Pareva indifferente ai raggi del sole, grazie al velo di bruma bianca che aleggiava poco sopra le sue fosche acque”.
Se amate il genere romance storico con una sottotrama di complotti e sommosse questo è un bel libro da leggere.
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