“Io odio il jazz, ma lui si è insinuato dentro di me e ha fatto vacillare l’unica mia certezza.”
Milo Bailey è un tatuatore e sassofonista jazz che, per tutta la sua vita, dentro di sé non ha sentito altro che la musica. Non ama passare il suo tempo al negozio di tatuaggi ereditato dal padre, ma con il sax il suo mondo esplode in ritmo, tormento e colori, perché è tutto ciò che sente di volere dalla vita. Almeno fino a quando non conosce Willow Clark, architetto paesaggista e fatina conturbante che attira subito la sua attenzione. Ma Willow non cede all’innegabile attrazione provata per Milo, perché lei odia il jazz con tutta se stessa, credendo che quella sia l’unica ragione di tutte le sue ferite. Per questo Milo le propone un patto per cominciare a frequentarla: niente notizie sulla sua musica in cambio della passione e della sua vicinanza.
Questo perché, è innegabile, i due non riescono a stare lontani: più Willow scappa dall’attrazione per Milo, più lui la insegue e più il jazz si mette tra di loro, rovinando ogni cosa.
Ma può un amore così totalizzante essere distrutto dalle note di un sax o dalla paura di una nuova crepa nell’anima?
Due anime ferite, un negozio di tatuaggi, tournee entusiasmanti, passione, fughe e un amore incontrollabile, faranno da sfondo a una storia che vi farà sorridere, piangere ed… emozionare.
Una storia molto molto carina: l’ho apprezzata tanto.
Partiamo dalla trama: l’ho trovata molto centrata, la storia dei protagonisti è ben bilanciata, sono stati entrambi ben descritti, Milo è un ragazzo estroverso, apparentemente egoista, il classico “bello ma non balla”.
In realtà ha un cuore enorme che pullula di un amore che aspetta solo di essere condiviso con la persona giusta.
Dall’ altra parte abbiamo Willow, una ragazza dal cuore sprofondato dal dolore, colmo di ferite provocate da un passato, un pesante macigno.
Le due anime si incontrano e nasce una relazione davvero molto emozionante,una storia intima dove le avversità e le prove da superare non mancano.
L’ ambientazione mi è piaciuta molto, tanto da immaginare di esser li.
Che dire? Lo consiglio per chi ha voglia di leggerezza, un po’ di sana follia,e un pizzico di originalità.
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