Recensione “Quando tutto il mondo dorme” di J.A. Rock e Lisa Henry

 

 

 

 

 

Daniel Whitlock è terrorizzato all’idea di addormentarsi. E non senza motivo: è sonnambulo, e non ha coscienza o memoria delle proprie azioni. Incluso l’aver incendiato la casa di Kenny Cooper, con lui dentro, dopo che Kenny lo ha pestato brutalmente solo perché gay. Tornato nella piccola cittadina di Logan dopo aver scontato la sua pena in carcere, Daniel si isola in una casa nel bosco e ogni sera si incatena al letto.
Come gli altri abitanti di Logan, il poliziotto Joe Belman non crede all’assurda linea difensiva di Daniel. Ma dopo averlo salvato da un incendio di rappresaglia, scopre che il giovane potrebbe non essere quello che tutti pensano, ovvero un assassino, un bugiardo, un pazzo drogato. Bel si impegna a tenere sotto controllo Daniel ogni notte, per il bene della popolazione. Lo trova affascinante, ma cerca di ignorare questi sentimenti.
Eppure, a mano a mano che Bel viene attirato nel mondo oscuro di Daniel, scopre che gli piace avere il controllo. E abbandonarsi a Bel dona a Daniel la sola pace che abbia mai conosciuto. Ma i demoni non lo lasciano stare, e avrà bisogno che il poliziotto li uccida una volta per tutte. Sempre che lui sia disposto a rischiare ogni cosa per stare al suo fianco.

Se dovessi trovare un aggettivo per descrivere questo libro direi che è particolare.

Non è il solito romance M/M a cui siamo abituati. Certo, la storia d’amore non manca e forse, data la sofferenza che si percepisce in tutto il libro, è un amore di quelli con la A maiuscola. Sentito, sofferto, conquistato con fatica, dietro alle mille cicatrici dell’inconscio di Daniel e alla ferrea determinazione di Bel.

Daniel è sonnambulo. Quando il suo inconscio prende il sopravvento, Daniel vive un’altra vita. Una vita che non controlla, una vita di cui al risveglio non ricorda nulla. Una vita che l’ha portato a commettere un omicidio. Colpa di cui deve pagare le conseguenze in quella parte di vita di cui invece è ben cosciente. Quella vita in cui Daniel non ha più nulla. Non ha più una famiglia, non ha amici, non ha l’amore.

Il dolore sembra essere l’unica cosa che lo tiene calmo.

Per Bel, Daniel è solo un assassino. Non crede alla doppia vita, quella in cui Daniel è cosciente e quella in cui non lo è, fino a quando non si vede costretto a tenerlo sotto controllo.

Il loro è un rapporto complicato, difficile da gestire per entrambi ma nel suo sbocciare davvero bellissimo e di una forza incredibile.

Non è un libro per tutti probabilmente. Non aspettatevi una storia tutta miele, perché è più che altro un romanzo in cui c’è molta sofferenza. In cui la componente introspettiva è però davvero incredibile.

Se gli darete una possibilità, sono certa che vi appassionerà come ha appassionato me.

Sensualità: Recensione: Editing: 

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