Recensione “Purple lilies” di Lavinia Morano

 

 

 

Sinossi “Purple Lilies” è un romanzo Dark Fantasy la cui tematica principale è l’idea che ogni essere vivente custodisca dentro di sé, in un angolo profondo del proprio animo, qualcosa di buono, puro e incorruttibile. Nel corso del romanzo si intrecciano storie differenti che vanno via via fondendosi in un unico racconto. Le storie principali sono tuttavia tre. La prima è quella di Clara, una ragazza che presto andrà a lavorare in un istituto per orfani sul quale circolano strane voci a proposito di streghe e di bambini scomparsi nel nulla. L’estate che precede l’inizio del suo nuovo lavoro sarà segnata da un viaggio in Egitto costellato da cattivi presagi e incubi, che sembrano metterla in guardia contro un imminente pericolo. Lei e suo cugino Luke, per il quale la ragazza prova più che semplice affetto, scopriranno di avere una missione da portare a termine e una vita da salvare. Contemporaneamente viene narrata la storia di Lilith e Keith, la coppia che gestisce l’istituto nel quale Clara andrà presto a lavorare. Dalle loro parole emerge che vi sono altri motivi dietro l’assunzione di Clara e che uno sconvolgente mistero si cela tra le mura di quell’istituto. Si fa più volte riferimento a una “Confraternita” della quale i due sarebbero a capo e i cui membri non appaiono completamente umani. La terza storia è quella di Hope, nome che significa speranza, una degli orfani dell’istituto in questione. Hope è una bambina con poteri speciali ma il cui unico desiderio è quello di riavere sua madre e trovare il calore di una famiglia. Lei intreccerà i destini di Luke e Clara con quelli di Keith e Lilith, fino a fonderli, in un crescendo emozionante e sorprendente. Vivrete questo “romanzo-viaggio” come una esperienza extrasensoriale che lascerà un segno nel vostro cuore. Come un giglio viola.

 

Partiamo dal presupposto che ho un debole enorme per i dark fantasy e questo è stato veramente bello!

La trama è molto originale, una vera e propria calamita per i miei occhi!

Una storia in cui si respirano misteri, poteri, azioni atroci che fanno attorcigliare lo stomaco ma,  che comunque riesce a trascinarti fino alla fine, lasciando un bellissimo messaggio.

I personaggi li ho trovati molto interessanti, anche se la mia attenzione è stata catturata prevalentemente da Lilith, Keith, Clara, Luke e Hope.

Lilith è una donna dal fascino irresistibile e dall’aspetto angelico ma, il suo cuore ahimè è colmo di dolore che sfocia poi in azioni brutali, oserei dire violente.

Keith invece è un uomo dall’aspetto rozzo, dall’animo rock, capace di trasformarsi nell’anima gemella di Lilith, riempendo il suo cuore d’ amore.

Come si suol dire, gli opposti si attraggono!

A seguire abbiamo Clara e Luke: due ipotetici cugini che si ritrovano dopo tanti anni e dai loro cuori nasce un sentimento forte.

Di Clara mi ho apprezzato il sarcasmo e l’oggettività anche se talvolta influenzata dalla negatività causata dalla perdita dei suoi genitori.

Luke oltre essere un uomo affascinante è dotato di un animo sensibile. La sua determinazione gli ha permesso di rialzarsi dopo ogni caduta.

Hope, è il fulcro di tutto, la purezza, il buono dietro il male, la luce dopo il buio. Il nome non è stato scelto casualmente, è la speranza che riempie i cuori dei nostri personaggi.

Sulla scrittura non ho niente da ridire: fluida, scorrevole,  piacevole e leggera fino alla fine!

zara

 

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