Recensione “Prime volte” di K.C. Wells

 

 

 

A Tommy Newsome è servito un po’ di tempo prima di rendersi conto di essere gay.
Crescere in una piccola cittadina della Georgia non lo ha preparato alla vita molto più libera da studente dell’università di Athens. Aggiungeteci gli insegnamenti della sua famiglia e della sua chiesa, e avrete un timido ragazzo che si sente un pesce fuor d’acqua. Tommy ha sempre lavorato nella fattoria del padre senza avere la possibilità di crearsi una vita sociale, sicuramente non come quella che i club di Atlanta hanno da offrire. E non si può dire che si senta a proprio agio quando ne ha un assaggio, visto che gli ammonimenti di Mamma risuonano ancora forti e chiari nella sua testa.
Tutto questo cambia quando entra nel suo primo gay bar e posa gli occhi su Mike Scott.
Quando non è al lavoro dietro il bancone del Woofs, Mike è impegnato come entertainer per adulti con il nome di Scott Masters. Vent’anni nel settore e il tempo che passa cominciano però a farsi sentire. Mike non ha mai avuto molta fortuna nel reparto relazioni ma, come sua madre ama ripetergli, se continui a pescare nello stesso stagno, è scontato che tirerai su sempre lo stesso tipo di pesci. Forse è proprio arrivata l’ora di un cambiamento.

A stento riesco a concentrarmi sulle parole da usare per descrivere questo meraviglioso romanzo!

Le emozioni provate mi tengono ancora in ostaggio, rifiutandosi di abbandonare il cuore per giungere alla testa dove sanno che, inevitabilmente, saranno confinate in pensieri più organizzati.

Questa storia vi conquisterà a fuoco lento, prendendosi tutto il tempo necessario per presentarvi i protagonisti, permettervi di conoscerli a fondo, familiarizzare con le loro vite, ed empaticamente condurvi attraverso tutte le loro “Prime volte”.

A quel punto sarà troppo tardi per tirarvi indietro: il vostro cuore sarà già rapito dalla dolcezza e dal coraggio di Tommy, al pari della tenerezza, della forza e dell’audacia di Mike.

Tommy e Mike … talmente diversi da risultare agli antipodi, eppure perfettamente affini. Il primo è un giovane ragazzo gay di diciannove anni, cresciuto in una famiglia profondamente religiosa e omofoba, costantemente attenta a non “peccare” in nessun modo … Questo è il principale motivo per cui Tommy non vive serenamente la propria omosessualità della quale, tra l’altro, solo pochi amici sono a conoscenza; il ragazzo si sente infatti a disagio nel manifestarla, non riesce a parlarne, e non ha ancora trovato il coraggio di farsi avanti con nessuno.

Mike, invece, è un uomo di quarant’anni che vive l’omosessualità senza inibizioni: nei week end, lavora come barista in un gay bar, mentre nei restanti giorni della settimana è un affermato attore pornografico (sempre di film gay).

L’attrazione fra i due uomini sarà immediata, ma la conoscenza e l’evolversi del loro rapporto seguiranno ritmi graduali, delicati, inizialmente affidati solo a timidi sguardi, per poi passare ai primi approcci e, via via, proseguire con più audacia, fino a raggiungere l’apice, in un crescendo d’intensità veramente coinvolgente.

La sinossi non svela molto di ciò che accadrà nel romanzo, e non lo farò nemmeno io, ma sappiate che contro ogni aspettativa, sarà proprio Tommy a farsi avanti con Mike, e toccherà a Mike riuscire a tenersi stretto quel timido e giovanissimo ragazzo indifeso.

Entrambi dovranno affrontare, separatamente, importanti problematiche personali prima di pensare a un possibile futuro insieme, ma saranno sempre sorretti da amici veri che, con simpatia, ironia e saggezza, li aiuteranno a non perdere mai di vista la strada verso la felicità.

Ho amato tutto di questo romanzo! Ho adorato la timidezza di Tommy, il suo coraggio, la sua determinazione e la sua rabbia nell’esprimere se stesso e le proprie convinzioni … Ho adorato la sensibilità di Mike, i suoi principi morali, il suo modo di agire e di reagire nei confronti del giovane compagno … Ho adorato i rispettivi amici …

Ho adorato loro!

Credetemi, non uscirete indenni da questa lettura!

Consigliatissimo!

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