Recensione “Pretty” di Kylie Scott

 

 

 

 

Joe era sicuro che suo fratello Eric avrebbe perso interesse nello stupido sito di incontri per cui si era entusiasmato. E che, come al solito, sarebbe toccato a lui occuparsi di sistemare le cose. E infatti, quando Eric gli chiede di cancellare l’account, Joe finisce per fare accesso con le sue credenziali intenzionato a togliersi al più presto di torno quella noiosa incombenza. Ma un messaggio cattura la sua attenzione…

Alex è divertente, gentile e sembra essere proprio il tipo di ragazza che non si incontra tutti i giorni. In un momento di debolezza Joe risponde alla sua email e tra loro inizia uno scambio di messaggi, che si trasforma ben presto in una vera e propria corrispondenza quotidiana.

Joe non avrebbe mai pensato di innamorarsi, ma a volte il destino ama stupirci con dei colpi di scena.

Un incontro in una Chat, messaggi scambiati per mesi, un’identità nascosta e poi la sorpresa dell’incontro… E che incontro!

Alex, nemica delle persone, allergica alle relazioni umane, stacanovista designer, da sempre rintanata a casa, immersa esclusivamente nel suo lavoro, protetta dal suo pc e amante di cibo a domicilio, con un’unica amicizia Val.

Joe, seconda scelta o forse, meglio precisare, la ruota di scorta del fratello, altruista e gran lavoratore, omone dalle sembianze di un taglialegna e trasandato si sostituisce come persona all’account del fratello.

L’incontro tra i due amanti in chat soddisferà le loro aspettative?

Lei si aspettava Eric, lui non voleva quell’incontro.

Da qui l’evolversi del loro rapporto, se protetti da uno schermo l’amicizia andava oltre, dal vivo tutto deve essere ridimensionato. La fiducia deve essere riacquistata, la paura è sempre in agguato, bugie difficili da digerire e il passato che vuole confermare la sua ostilità nel presente, l’amicizia deve procedere a passi ridotti e lenti, tra battute, episodi ironici e non, un altro sentimento fa capolino.

“Impossibile procedere a piccoli passi. Eravamo uno schianto stradale, una catastrofe.”

Non amo i biondi, il principe azzurro dei miei sogni è sempre stato alto, moro e occhi chiari, ma dopo aver letto questo romanzo, mi sono presa una cotta per Joe. Il Bigfoot della situazione, barbuto, trasandato, biondo e capelli lunghi, la sua dolcezza infinita, la sua prestanza e presenza che ispira solo protezione e amore.

“Mi ero presa una cotta per lui. Poi l’avevo odiato con il fuoco di mille soli. E in quel momento, lui mi piaceva più di quanto avrebbe dovuto… Dire che avevo le farfalle nello stomaco sarebbe un eufemismo. Erano Pterodattili che piombavano in picchiata e stridevano e volavano di qua e di là.”

Una protagonista fragile, diffidente nei rapporti umani, con un trauma da superare.

Impossibile non innamorarsi di loro, fragili e “cazzuti”, altruisti e asociali, imperfetti nell’aspetto che danno vita ad un incastro perfetto.

Un romanzo che mette a nudo le fragilità dell’animo, amicizia e famiglia in discussione, lavoro e rapporti umani su un piedistallo tremante, cuori che devono saper riconoscere l’evolvere dei sentimenti.

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